“Soffro di Emicrania mi spetta la 104?” Ecco cosa dice la Legge

Quante volte soffriamo di un fortissimo mal di testa e non riusciamo a lavorare? Ma da qui a dire “soffro di emicrania mi spetta la 104” c’è un po’ di strada da fare. Vediamo cosa dice la Legge.

emicrania mi spetta la 104

L’emicrania è una condizione molto fastidiosa. A seconda della sintomatologia può essere davvero invalidante. Sono tantissime le condizioni che portano a soffrirne, e quindi anche fare la diagnosi non è così semplice. Possono entrare in gioco fattori genetici, lo stress, l’alimentazione sbagliata e tanto altro. Finché rimane un problema momentaneo, ovviamente, possiamo porvi rimedio con i più comuni farmaci da banco. Ma quando gli eventi cominciano a rendere difficile la vita di ogni giorno, allora non è sbagliato pensare di voler chiedere un aiuto come quelli previsti dalla 104.

Emicrania, la differenza tra disturbo e patologia

Per prima cosa, dobbiamo capire quand’è che l’emicrania finisce di essere un “semplice” disturbo e comincia ad essere inquadrato come patologia invalidante. Anche perché il mal di testa è solamente uno degli effetti derivanti dall’emicrania, che è una condizione molto più complessa. Altri sintomi ad esempio possono essere le vertigini, il dolore addominale e quello toracico.

Secondo alcuni studi, l’emicrania colpisce per lo più la fascia di persone giovani e le donne. In Italia, si conta il 12% della popolazione totale, quindi circa 7-8 milioni di cittadini. Tra questi, la patologia arriva ad essere altamente invalidante, e di conseguenza viene contemplata dalle norme della Legge 104. Esistono dei criteri ben specifici, però, per poter fare la domanda di riconoscimento di invalidità. Ecco alcune linee su cui basarsi.

Come si diagnostica un’emicrania invalidante

Innanzitutto bisogna specificare che non esistono analisi o strumenti per diagnosticare un’emicrania patologica. Solamente parlando col medico curante si potrà comprendere la reale situazione di salute. Un attacco di emicrania lo si riconosce per via del forte dolore pulsante che si presenta solitamente da una parte della testa, tra la fronte e l’incavo oculare. Durante l’attacco si avverte anche molto fastidio verso la luce e i rumori circostanti. Può durare dalle dalle 5 alle 72 ore. Nei casi in cui il dolore si protragga oltre – parliamo anche di una settimana – si parla proprio di “stato emicranico”. Per essere definita cronica, l’emicrania deve presentarsi almeno per 3 mesi consecutivi, per 15 giorni o più durante l’arco di un mese.

Emicrania mi spetta la 104? Come fare la domanda

Se insieme al medico curante è stata diagnosticata un’emicrania patologica, si può fare richiesta di invalidità e ottenere i benefici della Legge 104. Compreso un assegno da 280€ circa al mese. È necessario però stilare col medico tutta la documentazione comprovante la difficoltà del paziente a vivere una quotidianità “normale. Il beneficio economico della 104, quando riconosciuto, serve proprio a coprire quel gap economico causato ad esempio da continue assenze sul lavoro, o per l’acquisto di farmaci che curino il problema. O ancora, appunto per eseguire regolarmente analisi e migliorare lo stato di salute.

Sarà il medico stesso a inviare una domanda telematica all’INPS per chiedere l’invalidità del paziente che soffre di emicrania. Seguirà un accertamento medico promosso proprio dall’INPS, tramite una commissione specifica. Dopo circa un mese, arriva la risposta. Può essere riconosciuta o meno una percentuale di invalidità. In quest’ultimo caso sarà l’INPS stesso che informerà l’utente sulle procedure da effettuare per ricevere l’assegno.

Impostazioni privacy