Reddito di Cittadinanza, vecchie e nuove regole: quando arrivano le ricariche di febbraio

La revisione della Manovra non cambia le tempistiche. Il Reddito di Cittadinanza si paga seguendo le logiche adottate finora.

 

Il Reddito di Cittadinanza è stato riconfermato dall’ultima Manovra ma con l’obiettivo dichiarato di ridurlo progressivamente. Ossia, sostituendo il sostegno con l’occupazione.

Reddito di Cittadinanza
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Una mission di tutto rispetto, che il Governo cercherà di perseguire rafforzando il filo diretto con i Centri per l’impiego per accorciare in modo sensibile i tempi di beneficio. In base a questa logica, chi percepisce il RdC e rifiuta per due volte una ricollocazione nel mercato del lavoro, si ritroverà privo anche del sostegno. Inoltre, dopo il primo rifiuto, si procederà già a una riduzione. Così da incentivare in modo rapido il passaggio dallo stato di sussidio a quello di occupati. Un ottimo proposito sulla carta ma che, necessariamente, dovrà trovare applicazione anche nella pratica, così da restituire un tessuto operativo ben più ampio di quello attuale.

Per chi ancora percepisce il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza, a ogni modo, sono state rese note le date del pagamento di febbraio. Nessuna variazione sostanziale. Anzi, entrambe le misure seguiranno la logica adottata fin qui. Separando quindi le erogazioni fra quelle destinate a chi ha fatto richiesta per la prima volta e quelle di semplice ricarica. Le date da tenere d’occhio sono quindi le solite: 27 febbraio per i beneficiari ordinari. Il 15, invece, per chi ha inoltrato ex novo la domanda e per chi, scadute le 18 mensilità, si ritrova ad aver presentato richiesta di rinnovo.

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Reddito di Cittadinanza, come funziona dopo la Manovra

Salvo diverse indicazioni dell’ultimo minuto, tutto proseguirà come sempre, sia per il Reddito che per la Pensione di Cittadinanza. Attenzione perché quest’ultima funziona in modo diverso. I beneficiari della PdC, concessa ai nuclei familiari con i requisiti del Reddito ma con composte da persone over 67, non dovranno presentare una nuova domanda, nemmeno dopo aver esaurito le 18 mensilità previste. Qualora i requisiti permangano, infatti, la prestazione si rinnoverà in modo automatico e le erogazioni proseguiranno finché il quadro reddituale lo consentirà. Diverso il discorso per il Reddito di Cittadinanza che, invece, è soggetto a regole più rigide. Questo perché, contrariamente a chi si ritrova in età pensionabile, i percettori del RdC possono teoricamente ricollocarsi nel mondo lavorativo.

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E’ sulla base di questa logica che il Governo ha operato la stretta. E attenzione, perché la richiesta del nuovo Isee, necessario per richiedere la misura sia per la prima volta che per il rinnovo dopo lo stop di un mese, andava effettuata entro il 31 gennaio 2021. In caso di mancato invio, il Reddito verrà sospeso fino al momento dell’acquisizione della nuova documentazione. Per quanto riguarda i limiti reddituali di accesso, restano i medesimi. La richiesta potrà essere inoltrata dalle famiglie con un reddito complessivo non superiore a 9.360 euro e un patrimonio immobiliare diverso dalla casa di residenza abitativa non olter i 30 mila euro. Il filo diretto coi Centri per l’impiego mira ad accrescere il reddito e a rendere meno necessaria una misura emergenziale. Con la speranza che, tra il dire e il fare, il mare non sia troppo grande.

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