Evasione fiscale, occhio ai nuovi controlli su carte di credito e conti correnti: chi finisce nel mirino

Attenti ai nuovi controlli su carte di credito e conti correnti volti a contrastare l’evasione fiscale. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi finisce nel mirino.

Continua la lotta all’evasione fiscale da parte del governo che potrebbe a breve introdurre delle importanti novità.

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L’evasione fiscale continua a essere, senz’ombra di dubbio, una delle maggiori piaghe della nostra società. Questo in quanto si tratta di comportamenti che pesando sul bilancio dello Stato e di conseguenza anche sulle tasche dei contribuenti che con le loro tasse contribuiscono a pagare i vari sussidi e servizi pubblici.

Proprio per questo motivo il governo tenta ormai da anni di attuare delle misure ad hoc, attraverso le quali cercare di contrastare tale fenomeno. Ebbene, proprio in tale ambito interesserà sapere che a breve si assisterà a dei nuovi controlli su carte di credito e conti correnti volti a contrastare l’evasione fiscale. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi finisce nel mirino.

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Evasione fiscale, occhio ai nuovi controlli su carte di credito e conti correnti: tutto quello che c’è da sapere

Come abbiamo già visto qualche tempo fa, vi sono dei movimenti a cui bisogna prestare particolare attenzione, in quanto in questi casi l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerarvi degli evasori fiscali. Ma non solo, a breve l’Agenzia delle entrate potrà effettuare controlli incrociati su conti correnti e carte di credito, questo sempre al fine di poter scovare gli evasori fiscali.

A definire le modalità operative dei nuovi controlli su conti correnti e carte di credito sarà un apposito decreto del ministero dell’economia. Un decreto che era previsto già a marzo 2021 e che dovrebbe trovare luce entro la fine di marzo 2022. Per il via libera, infatti, si è dovuto attendere il via libera da parte del garante della privacy.

In base alle prime indiscrezioni, sembra che i nuovi controlli verranno effettuati grazie all‘incrocio delle banche dati. A tal fine verranno creati due database: uno contenente una lista di contribuenti classificati in base al rischio e alla propensione all’evasione, mentre l’altro sarà di controllo.

Evasione fiscale, attenti ai nuovi controlli: cosa c’è da aspettarsi

Tali informazioni rimarranno nelle relative banche date per dieci anni e permetteranno di agevolare i controlli da parte dell Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Tale algoritmo comunque, in base a quanto sottolineato dal garante della privacy, dovrà essere in grado di proteggere le informazioni sensibili dei soggetti interessati.

A tal fine, quindi, il ministero dell’economia dovrà provvedere a specificare quali saranno le banche dati che intende consultare. Ma non solo, i controlli avranno luogo su posizioni pressoché anonime. Per risalire alle identità reali, infatti, bisognerà aggiungere delle informazioni aggiuntive, conservate separatamente e che potranno essere utilizzate solamente se necessario effettuare un controllo.

Nel caso in cui si dovessero individuare dei parametri di rischio, infatti, è possibile che l’Agenzia delle Entrate prosegua con l’attività di accertamento. Quest’ultima, è bene ricordare, prevede anche l’invio di lettere di compliance volte a promuovere la regolarizzazione spontanea da parte del soggetto oggetto di controllo.

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Al momento, comunque, è bene sottolineare, non è stato confermato ancora nulla. Non resta quindi che attendere le prossime mosse da parte del governo e dell’Agenzia delle Entrate per vedere come decideranno effettivamente di attuare i controlli incrociati su conti correnti e carte di credito al fine di contrastare l’evasione fiscale.

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