Conto corrente e lotta all’evasione, siamo controllati 24 ore su 24: cosa non dobbiamo fare

Occhio ai movimenti che effettuate sul conto corrente, in quanto in questi casi l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerarvi degli evasori fiscali.

Conto corrente lotta evasione
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L’evasione fiscale si rivela essere, purtroppo, uno dei maggiori problemi della nostra società. Questo in quanto si tratta di comportamenti che finiscono inevitabilmente per pesare sul bilancio dello Stato e di conseguenza sulle tasche dei contribuenti che con le loro tasse contribuiscono a pagare i vari sussidi e servizi pubblici. Proprio per questo motivo l’esecutivo tenta ormai da anni di attuare delle strategie ad hoc, attraverso le quali cercare proprio di contrastare tale piaga, sia economica che sociale.

In tale ambito, pertanto, interesserà sapere che a partire dal 2022 si dovrà fare i conti con degli importanti cambiamenti. Dei nuovi limiti da rispettare, onde evitare spiacevoli inconvenienti. Vi sono, infatti, dei movimenti a cui bisogna prestare particolare attenzione, in quanto in questi casi l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerarvi degli evasori fiscali. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di quali si tratta.

Conto corrente, continua la lotta all’evasione fiscale

L’ultimo mese dell’anno è arrivato, portandoci così a dover salutare il 2021 e dare il benvenuto al 2022. Proprio il nuovo anno, bisogna sapere, porterà con sé una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il conto corrente e il libretto postale.

Questo in quanto si dovrà fare i conti con nuovi limiti che riguarderanno i prelievi e i versamenti su questi due strumenti particolarmente apprezzati e utilizzati per poter depositare i proprio soldi in massima sicurezza. Ma cosa c’è da aspettarsi?  Ebbene, innanzitutto è bene sottolineare che a partire dal 2022 bisognerà fare i conti con nuovi limiti per quanto riguarda i pagamenti in contante.

Non sono previsti limiti, invece, per quanto concerne prelievi e versamenti da conto corrente e libretto postale. Allo stesso tempo, però, bisogna prestare sempre la massima attenzione, onde evitare spiacevoli inconvenienti. Questo in quanto in presenza di movimenti sospetti il Fisco potrebbe chiedere delucidazioni in merito.

Occhio ai prelievi, quando scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate

Entrando nei dettagli ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate, in genere, effettua i controlli se la banca segnala delle operazioni ritenute sospette, che possono essere sia in entrata che in uscita. In tal senso si ricorda che non vi è in realtà alcun limite in particolare a cui dover far riferimento. Questo in quanto ognuno di noi può avere sul proprio conto corrente tutti i soldi che desidera, a patto, ovviamente, che siano ottenuti in modo lecito.

Allo stesso tempo, come già detto, vi sono alcune circostanze che possono far scattare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto in caso di prelievi dall’importo consistente. Per quanto riguarda le imprese, ad esempio, bisogna sapere che i controlli possono scattare nel caso in cui si effettuino prelievi con importo superiore a mille euro in un giorno o 5 mila euro in un mese.

Per quanto concerne i privati cittadini, invece, l’istituto di credito può provvedere a inviare apposita segnalazione all’Unità di informazione finanziaria in presenza di prelievi con importi superiori a 10 mila euro in un mese, anche se effettuati in modo frazionato. Ribadiamo, comunque, che è possibile prelevare e versare sul proprio conto quanto denaro si desidera e ovviamente possiede.

Allo stesso tempo la banca e il Fisco potrebbero chiederci delucidazioni in caso di movimenti sospetti. Sarà quindi compito del contribuente riuscire a spiegare la provenienza dei soldi. In caso contrario l’Agenzia delle Entrate potrebbe pensare di ritrovarsi di fronte a un’evasione fiscale, con il soggetto interessato che si ritroverebbe, pertanto, a dover fare i conti con delle conseguenze non affatto piacevoli.

Pagamenti in contanti, nuovi limiti dal 2022: cosa cambia da gennaio

Mancano pochi giorni all’arrivo del nuovo anno e per questo motivo non stupisce che in molti iniziano già a chiedersi quali saranno le novità con cui dover fare i conti a partire dal 2022. Ebbene, tra queste si annoverano i nuovi limiti da rispettare per quanto riguarda i pagamenti in contante.

In caso di mancato rispetto di quest’ultimi, infatti, si rischierà di dover fare i conti con delle spiacevoli sorprese, come ad esempio delle pesanti sanzioni. Ma quali saranno i nuovi limiti da rispettare? Ebbene, ad oggi ricordiamo che il limite di denaro contante per effettuare pagamenti presso negozi o per prestazioni professionali è fissato a 1.999,99 euro.

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A partire dal 1° gennaio del 2022, invece, tale soglia risulterà più bassa e sarà pari a 999,99 euro. Questo vuol dire che a partire dal prossimo anno, per effettuare pagamenti a partire da mille euro, bisognerà utilizzare necessariamente degli strumenti di pagamento tracciabili. Tra questi, ad esempio, si annoverano carte di credito, ma anche bancomat, assegno oppure bonifico.

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