Superbonus 110%, pioggia di sanzioni in arrivo: chi deve fare attenzione

Superbonus 110%, in arrivo sanzioni per tutti i proprietari di immobili non in regola con l’IMU? La risposta deriva dalle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Il problema di una normativa poco chiara può trovare risoluzione con uno sguardo alle direttive pertinenti il Bonus Ristrutturazioni. Cosa stabilisce il Fisco?

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La confusione dilaga in merito al Superbonus. L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il portale con la sezione delle Faq sulla misura per chiarire alcune modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2022. Eppure regole chiare sulla documentazione da conservare in caso di futuri controlli non sono state pubblicate, ad oggi, in alcun provvedimento. La domanda “devo essere in regola con l’IMU per accedere al Superbonus 110%”, dunque, non sembra avere risposta certa. Una direttiva si può evincere dando uno sguardo alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate in merito al Bonus Ristrutturazione.

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Superbonus 110% e IMU, alla ricerca di indicazioni più precise

Approfondendo il Bonus ristrutturazione è possibile individuare la documentazione da conservare in caso di futuri controlli dell’Agenzia delle Entrate. Nella lista rientrano le abilitazioni amministrative richieste dalla normativa edilizia vigente in riferimento alla tipologia di interventi da effettuare – concessioni, comunicazione della data di inizio lavori e autorizzazioni. Citiamo, poi, la domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti e le ricevute di pagamento dell’imposta comunale sugli immobili.

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Si aggiungono alla lista la delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori, la dichiarazione di consenso del possessore dell’esecuzione dei lavori se i lavori stessi vengono effettuati dal detentore dell’immobile e la comunicazione preventiva che indica la data di inizio degli interventi all’Azienda Sanitaria Locale. Sono da conservare anche le fatture e le ricevute fiscali che attestano il pagamento delle spese dichiarate e le ricevute di bonifici parlanti.

Quali conclusioni si possono raggiungere?

Secondo quanto stabilito con riferimento al Bonus ristrutturazione, l’IMU dovrà essere corrisposto in osservanza della Legge per poter accedere alla misura. E’ bene sottolineare che l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni che lasciano pensare che l’IMU serva esclusivamente per provare l’esistenza dell’edificio. Nella circolare 36, infatti, l’ente comunica che la prova dell’esistenza dell’edificio è fornita dall’iscrizione dello stesso al catasto oppure dalla richiesta di accatastamento nonché dal pagamento dell’IMU, se dovuta. Di conseguenza, sembrerebbe che il pagamento dell’imposta non sia tra i documenti da mostrare necessariamente in caso di verifiche e non sia requisito imprescindibile per l’accesso al Superbonus 110%.

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