Tamponi rapidi, il dubbio: sono poco affidabili perché costano poco? Facciamo chiarezza

Un po’ per i costi, un po’ per la rapidità: i tamponi antigenici rapidi vivono una sorta di boom ma la possibilità di un falso negativo sarebbe dietro l’angolo.

 

Molecolari o antigenici? Il dibattito sui tamponi non si nutre di correnti di pensiero ma di convenienza economica. Perché in termini di chiarezza, a due anni dall’inizio della pandemia, ancora c’è qualche deficit.

Tamponi rapidi
Foto © AdobeStock

Tra variante Omicron e aumento repentino dei contagi, il ricorso ai tamponi è aumentato così repentinamente da portare a chiederci se, effettivamente, non siano addirittura troppi.  Non solo no vax infatti ma anche gli altri cittadini, vista la contagiosità della nuova variante, hanno sperimentato in famiglia almeno un caso di Covid e, per questo, hanno deciso di sottoporsi ai test per accertarsi della negatività. Il risultato è che, nonostante la possibilità di prendere un appuntamento, le farmacie faticano a tenere il passo rispetto al mare magnum delle richieste. E, di conseguenza, la stessa attesa per i test si trasforma in una coda (nel migliore dei casi) potenzialmente rischiosa.

Ma qui sta il punto. Il ricorso massiccio ai tamponi rapidi è giustificato? A questo proposito, bisogna partire dal presupposto che, di questi tempi, non esistono domande facili. Il filo fra interpretazioni sbagliate e suggerimenti non in linea con le direttive sanitarie è decisamente sottile. Eppure il problema arriva proprio da lì. Considerando i costi del tampone molecolare, qualora non fosse possibile eseguirlo con esenzione da ricetta medica, i cittadini hanno scelto perlopiù la via dell’antigenico rapido o addirittura dei test fai-da-te, acquistabili in farmacia a un prezzo poco inferiore. Anche sotto Natale, quindi prima delle riunioni familiari.

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Tamponi rapidi, come funzionano e qual è il margine d’errore

Sull’utilità non c’è dubbio. I tamponi rapidi, a differenza dei molecolari, non individuano i geni del virus ma le sue proteine (da qui il nome antigenici). Tuttavia, essendo eseguiti allo stesso modo, svolgono comunque un ruolo importante per l’attività di screening e, soprattutto, per verificare in modo rapido la presenza del virus in azione nel nostro organismo. Il problema è che questi test, stando al parere degli esperti, si riservano un margine d’errore, sia pure più limitato rispetto a quanto avviene con i tamponi fai-da-te.

Il costo di 15 euro, decisamente inferiore rispetto a quello dei molecolari, spinge comunque i cittadini a prediligere gli antigenici, nonostante la loro affidabilità non andrebbe oltre il 70%. La differenza è sostanziale, anche per la struttura stessa del test. Un tampone molecolare, infatti, individua la presenza dell’Rna, ossia del materiale genetico del virus, attraverso l’analisi tramite reagenti chimici. Per questo il risultato arriva solitamente nell’arco di 24-72 ore, piuttosto che in pochi minuti.

I tamponi rapidi sono meno affidabili in questo senso, seppure utili in una fase di screening su ampie fette di popolazione. Molto dipende dalla carica virale che, solitamente, aumenta dopo 48-72 ore dall’infezione. L’errore comune, infatti, è di svolgere il test rapido non appena saputo del contatto, senza aspettare i canonici tre o quattro giorni (qualcuno suggerisce anche cinque). Sarebbe meglio a prescindere, così da non rendere necessario il test una seconda volta, magari al manifestarsi dei primi sintomi.

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Ma la presunta minor affidabilità risiede anche nell’impossibilità, per un tampone rapido, di rilevare ad esempio una variante del Covid. A precisarlo è stato il Comitato di sicurezza pubblica dell’Unione europea. Peraltro, per loro natura, i tamponi antigenici presuppongono una carica virale piuttosto alta per far sì che questa sia individuata. Per questo, in caso di soggetti asintomatici, c’è il rischio del più classico dei casi di falso negativo. Perché farli dunque? Molto dipende anche da noi. Dalla capacità di discernimento sulla tempistica di esecuzione del test e anche dal buonsenso, specie se vaccinati con tre dosi. Inoltre, come detto, per un’attività di screening il loro impiego è senza dubbio utile proprio per… togliersi il dubbio. Per il resto, in un periodo come questo, non è per nulla facile capire davvero come muoversi senza sbagliare.

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