Lavoro, le figure più ricercate a febbraio: dove candidarsi subito

Lavoro: quelli più richiesti a febbraio, in un periodo in cui le opportunità occupazionali sono assai cresciute. Ecco come candidarsi.

In una fase comunque di ripresa per il mercato del lavoro, appare opportuno indicare quali sono i lavori più richiesti a febbraio. Tutti i dettagli in proposito.

Lavoro

E’ noto che in Italia il problema della disoccupazione, specialmente giovanile, resta tra quelli di maggior allarme sociale. Proprio la finalità di ridurre il numero di persone che non lavora, spinge ad adottare provvedimenti ad hoc e a mettere in atto politiche per l’occupazione che mirino ad ottenere risultati concreti, favorendo così i nuovi contratti di lavoro, al di là del percorso formativo, della classe sociale e del settore professionale.

Di seguito appare dunque opportuno focalizzare l’attenzione su quelli che appaiono essere i lavori più richiesti a febbraio, perché se è vero che cercare lavoro è anch’esso un lavoro, è certamente interessante conoscere in anticipo quali sono i contesti professionali e gli ambienti di lavoro che, almeno in questo periodo, si stanno dimostrando più propensi ad assumere.

In apertura, ricordiamo altresì un importante elemento: di per sé la disoccupazione non è tutta un problema, in quanto lo diventa quando dura a lungo, ossia laddove sia ricorrente e tale da colpire le stesse categorie di persone. La risposta al problema è da rintracciarsi nelle capacità di reazione del singolo individuo, ossia nella sua volontà di trovare una soluzione alla mancanza di lavoro: ad es. frequentando un corso di formazione o mettendosi seriamente alla ricerca di un lavoro, proponendosi alle aziende e partecipando a fiere del lavoro.

I lavori più richiesti a febbraio

Il 31 gennaio l’Istat ha diffuso il dato per cui l’economia italiana è cresciuta del 6,5% nel 2021. La variazione acquisita del PIL per il 2022 è +2,4%. Da notare altresì che il dato per il 2021 è corretto per le giornate lavorative e destagionalizzato rispetto al 2020, quando l’economia italiana aveva subito un crollo di quasi il 9%. Interessante notare il confronto con il dato della Germania – + 2,8% – e della Francia – di poco superiore e pari al 7%. L’aumento del PIL è da intendersi come la sommatoria dei tassi di crescita positivi in tutti e quattro i trimestri dell’anno appena terminato.

Si tratta di numeri certamente molto positivi, anche in vista del prosieguo del 2022, e che perciò ci spingono a parlare di quelli che sono i lavori più richiesti a febbraio.

Sono peraltro percentuali che premiano l’operato del Governo Draghi e l’efficacia delle strategie messe in atto dalle istituzioni. Soprattutto, rileva il calo del tasso di disoccupazione al 9,2%, ma anche il forte incremento dell’export verso l’estero (+16,8%).

Vero è che rispetto al disastroso 2020 è dunque un buon riscatto. Infatti, neanche dopo la crisi finanziaria internazionale di fine 2008, né dopo quella dei debiti sovrani europei nel 2012 – ai tempi del “Whatever it takes, costi quel che costi” di Mario Draghi alla guida della BCE e per salvare l’Euro – vi fu una reazione così marcata e decisa.

In base a quanto riportato dall’Istat, in particolare, il tasso di disoccupazione giovanile – ossia riferito alle persone tra i 15 e i 24 anni – scende al 28%. Salgono gli occupati tra i 25 e i 34 anni, al 63,5%, con 3,8 punti percentuali sull’anno.

Alla luce di questi dati, vediamo ora quali sono le professioni e i lavori più interessanti per il mese di febbraio, ossia quelli che sono in grado di garantire un avvenire lavorativo maggiormente stabile.

Le aree più ‘calde’ e alcuni numeri sulle previsioni di assunzione

Per un’indagine dell’Osservatorio di Manpower Group, l’inizio del 2022 dovrebbe comportare una spinta notevole per quel che attiene alle assunzioni, con un +22% nel primo trimestre, grazie soprattutto alla vitalità di due settori: quello della finanza e quello immobiliare.

Ma è interessante altresì notare quanto pubblicato nel recente bollettino del Sistema informativo Excelsior, sviluppato con Unioncamere. In esso si può trovare indicato che tra dicembre 2021 e febbraio 2022 le aziende italiane prevedono di assumere circa 1,4 milioni di lavoratori, con un aumento del 28% rispetto all’analogo trimestre del 2019, perciò in un periodo anteriore rispetto alla pandemia.

Negli ultimi tempi, a crescere in modo particolare è stata la domanda di operai specializzati (+20.000 assunzioni rispetto a dicembre 2019); conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili (+15.000); figure di ambito tecnico (+5.000).

Sempre in base a quanto reso noto dal citato bollettino, per quanto attiene alle diverse aree aziendali, entro il mese di febbraio 2022 le imprese prevedono di fare assunzioni nei seguenti ambiti:

  • area amministrativa: circa 66mila nuovi ingressi;
  • area direzione e servizi generali: circa 65mila nuovi ingressi;
  • aree tecniche della progettazione: circa 240mila nuovi ingressi;
  • area produzione e servizi: circa 580mila nuovi ingressi;
  • area logistica: circa 200mila nuovi ingressi;
  • aree commerciali e vendite: circa 250mila nuovi ingressi.

Si tratta certamente di numeri consistenti, che ribadiscono che il mercato del lavoro in Italia sta mostrando segnali di recupero.

La rilevanza del fattore ecosostenibilità

In questi ultimi tempi si sente sempre più parlare di digitalizzazione, come processo mirato a semplificare i rapporti (a distanza) tra individui e tra questi e gli uffici della PA. Al contempo, si parla spesso di ecosostenibilità, in quanto è sempre più forte l’esigenza di adottare politiche di tutela dell’ambiente, espressamente dirette a salvaguardare il futuro del nostro pianeta.

Detti fattori sono ben identificati nel recente bollettino Excelsior: il sistema produttivo italiano e l’intero sistema della Pubblica amministrazione richiederanno infatti il possesso e l’utilizzo competenze di ambito green, per almeno 2 milioni di occupati.

Da rimarcare che le competenze green saranno richieste in professioni trasversali in più settori, come ad esempio lo specialista in contabilità verde; l’esperto in fondi di investimento green; il giurista ambientale; il responsabile acquisti green; l’addetto commerciale per la promozione di nuovi materiali sostenibili.

I professionisti ‘green‘ sono figure idonee a ricalibrare la produzione delle aziende in rapporto ai valori dell’ecosostenibilità e della difesa dell’ambiente. Pensiamo all’esperto ambientale in azienda, giusto per fare un semplice esempio pratico. Ebbene, il suo lavoro consiste nel gestire da un punto di vista tecnico, giuridico e amministrativo tutte le questioni di carattere ambientale, al fine di tutelare l’ecosistema ed evitare eventuali sanzioni all’azienda o all’ente. Detta figura è e sarà di importanza centrale e strategica per la vita di un’azienda, specialmente se di grandi dimensioni.

La rilevanza del fattore digitalizzazione

E ovviamente rilevano il ruolo e la funzione delle competenze digitali, STEM e di innovazione 4.0. Esse saranno infatti ricercate per un numero di occupati che potrà oscillare tra gli 880mila e le 930mila unità. La richiesta riguarderà figure come:

  • Cyber security expert;
  • Big data analyst;
  • Data scientist;
  • Cloud computing expert;
  • Artificial intelligence system engineer;
  • Business intelligence analyst.

Pensiamo a figure tecniche come il cloud architect o il cloud engineer: si tratta di persone che per lavoro creano ambienti cloud adattabili al business di un’impresa. Essi sono destinati ad essere richiesti a febbraio, ma certamente anche in futuro. Analoghe considerazioni valgono per il broadband architect, il quale di fatto ha la funzione di intrecciare format e app per tarare la comunicazione online e offline di un’azienda. Si tratta di professioni che certamente fanno parte dei lavori più richiesti a febbraio.

Ma è interessante notare che nel rapporto Excelsior è sottolineata l’importanza e dunque l’alta possibilità di trovare un impiego per chi svolge studi nell’ambito di quel che viene definito in inglese “Resilience management”, vale a dire quell’attività professionale mirata a realizzare la maggior coesione del team di lavoro, allo scopo di renderlo più forte in caso di crisi e in grado di gestire e superare le avversità.

Non sorprende che le professioni rivolte a chi ha studiato informatica o ingegneria informatica siano sempre molto in voga. Il progresso tecnologico impone sempre l’integrazione di nuove figure, giovani e debitamente formate, a seguito di un percorso di studi di ambito accademico. Ecco perché il possesso di una laurea STEM continuerà a fare la differenza, sia che si intenda trovare lavoro in Italia, sia che invece si voglia ricercare un’occupazione stabile all’estero.

Lavoro: le figure a più elevata specializzazione

In un mercato del lavoro che appare tutto sommato in ripresa anche in questo inizio 2022, non mancano di certo le figure ricercate, in una pluralità di ambiti. In particolare, nella classifica delle figure ad alta qualifica, individuate da Assolavoro Datalab, trovano spazio quelle legate al mondo sanitario, ma anche specialisti ICT, responsabili vendite ed export manager.

Ecco di seguito le figure sicuramente più ricercate a febbraio:

  • Analista software;
  • Tecnico di laboratorio / specialista sanitario;
  • Medico;
  • Infermiere qualificato;
  • Software engineer e Java software engineer;
  • Programmatore Java;
  • Web marketing manager;
  • Private banker / consulente finanziario;
  • Tecnico commerciale estero / export manager;
  • Sistemista / tecnico di rete;
  • On site manager;
  • Responsabile vendite;
  • Specialista commerciale / analista vendite.

Da notare che le imprese digitali saranno focalizzate sulla ricerca di personale con competenze matematiche, informatiche e digitali, soprattutto data scientist ed esperti di sicurezza informatica e intelligenza artificiale.

Sicuramente uno spazio tra i lavori più richiesti a febbraio merita la figura del programmatore Java, vale a dire un esperto informatico specializzato nel linguaggio di programmazione ad alto livello, “orientata agli oggetti”, e che si fonda sull’omonima piattaforma. Detto programmatore lavora nell’ambito dello sviluppo di siti web, videogiochi e app per smartphone. È una delle professioni di punta nel settore ICT (Information and Communications Technology).

Assai interessante e in voga è anche la figura del web marketing manager. Si tratta di un esperto che ha competenze digitali, ma anche capacità di gestione, al fine di coordinare e organizzare il lavoro di un team, focalizzato allo sviluppo di un piano di marketing e comunicazione online per le aziende.

Non solo. Rilevante anche la figura del consulente finanziario, ossia dell’esperto di finanza che analizza per i propri clienti le migliori alternative di investimento, illustrando vantaggi, costi e rischi delle opzioni offerte dai diversi istituti di credito, banche d’affari o società di intermediazione immobiliare.

I lavori più richiesti a febbraio 2022: le figure a media qualifica

Nell’indagine sopra ricordata, trovano spazio anche le figure a media qualifica, ossia quelle per le quali occorre studiare, ma con un minor grado di specializzazione e di impegno in termini di tempo, rispetto alle figure altamente specializzate. Tra i più ricercati nei servizi compaiono OSS (operatori socio-sanitari), ma vi sono anche contabili, amministrativi e specialisti del credito. Di seguito l’elenco:

  • Responsabile di negozio;
  • Contabile;
  • Specialisti del credito;
  • Operatore socio-sanitario (OSS);
  • Addetti helpdesk;
  • Consulente di vendita;
  • Badante;
  • Supporto/assistenza clienti;
  • Specialista amministrativo;
  • Operatore call center.

Come si può notare, si tratta di professioni evergreen, già molto diffuse in Italia, ma per le quali si registra una continua offerta, specialmente in questo periodo.

Lavoro: le possibilità nel mondo dell’industria e dell’edilizia

In base ai dati resi noti dal Centro Studi di Argenta Soa, organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche, “è l’edilizia uno dei settori a dare il maggiore contributo all’incremento del Pil nel 2021”, ma anche produzione industriale e manifatturiero hanno fatto, e stanno continuando a fare la loro parte per il rilancio dell’economia del nostro paese.

Proprio i bonus edilizi, su cui il Governo ha dimostrato di puntare con forza, contribuiscono ad un rinnovato clima positivo e a rilanciare diversi profili professionali.

Insomma, sono diversi i segnali di vivacità, che giungono dalle fabbriche e dalle imprese produttive, così come nel settore delle costruzioni. Appare opportuno rimarcare che le occasioni maggiori sono soprattutto per le figure professionali che seguono:

  • Operaio saldatore;
  • Operaio tornitore;
  • Tagliatore/cucitore;
  • Addetto stampaggio/presse/lavorazione lamiera;
  • Addetto macchine Cnc;
  • Addetti tintoria/stireria;
  • Verniciatore settore mobili;
  • Muratore;
  • Carpentiere;
  • Autista/corriere.

I lavori più richiesti a febbraio: alcuni interessanti dati sugli stipendi

Ci si potrebbe a questo punto domandare quali sono gli stipendi migliori, in rapporto alle professioni più gettonate a febbraio. Ebbene, di seguito intendiamo riportare qualche dato in proposito, idoneo a chiarire la situazione sul piano delle retribuzioni.

Pensiamo al diffusissimo programmatore Java: ebbene una figura senior può arrivare a guadagnare dai 50 mila agli oltre 70 mila euro all’anno. Per restare nell’ambito delle lauree STEM, un software engineer può arrivare a incassare punte di 100 mila euro annui. In linea generale, comunque, la totalità degli ingegneri gode di ottimo stipendio: si tratta di una categoria generica che racchiude diverse specializzazioni dall’informatico, all’ingegnere civile, al meccanico e così via, dalle quali ovviamente dipende la cifra dello stipendio. Da notare che in media la retribuzione è circa sui 40mila lordi euro all’anno, ma può salire molto in base al grado di responsabilità e all’esperienza.

Mentre per quanto attiene al private banker o consulente finanziario, il suo stipendio è in media di 50mila euro all’anno e può toccare anche picchi di 130mila euro all’anno. Anche per quanto riguarda questa figura professionale, a determinare l’importo dello stipendio contribuirà esperienza e grado di responsabilità.

Il web marketing manager, di cui abbiamo parlato in precedenza, è un’altra figura in grado di guadagnare uno stipendio di tutto rispetto: in media circa 55-60mila euro l’anno. Anch’essa fa certamente parte della lista dei lavori più richiesti a febbraio.

Mentre la figura del medico, che di certo è inclusa tra quelle mai in crisi e di cui anzi c’è oggi bisogno più che mai, può contare su uno stipendio ben proporzionato all’entità della responsabilità in gioco. Come è ben noto la professione richiede un’alta qualifica, maggiore o minore a seconda delle specializzazioni, e lo stipendio si aggira intorno ai 75mila euro all’anno, per toccare punti di oltre 110mila euro con la specializzazione e l’esperienza pluriennale.

Lavoro: l’utilità del bonus assunzione Under 36

Nel quadro dei lavori più richiesti a febbraio, non possiamo non accennare alle caratteristiche del bonus assunzione Under 36, confermato dall’ultima legge di Bilancio e di cui già si trovava traccia nella manovra 2021.

Si tratta di una proroga prevista fino al 30 giugno 2022, in virtù di un’espressa autorizzazione europea che di fatto consente di applicare sgravi contributivi totali, per un periodo pari a 3 anni, nei confronti di tutti i datori di lavoro e aziende che assumono giovani al di sotto dei 36 anni di età, alla data dell’assunzione. L’agevolazione si applica entro un tetto pari a 6mila euro annui.

Attenzione però: la decontribuzione potrà essere utilizzata per un periodo ancora più ampio, laddove l’assunzione sia effettuata da aziende o datori di lavoro privati con sede o unità produttiva localizzata nelle regioni Abruzzo; Molise; Campania; Basilicata; Sicilia; Puglia; Calabria; Sardegna. In queste circostanze, lo sgravio contributivo sarà assegnato per un altro anno: non un triennio, ma 48 mesi. Si tratta di un elenco di regioni che indica quei territori della penisola in cui maggiormente i giovani che vi abitano, risentono della crisi occupazionale.

Da notare che le domande per gli esoneri contributivi al 100% possono essere effettuate anche per le assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni di rapporti a termine di donne e giovani under 36. Si tratta di eventi collocati nel periodo primo gennaio – 30 giugno 2022.

Detta proroga si combina con la sesta modifica del cd. Temporary Framework, con cui la Commissione UE ha fissato l’aumento del massimale degli aiuti temporanei agli Stati a causa della pandemia da Covid-19. Anche quanto appena ricordato è da tenersi ben presente, proprio in relazione al tema principale della nostra guida.

Lavorare nell’edilizia: professioni richieste, requisiti, vantaggi, stipendi

Gli interessanti dati del report Anpal

In base ai dati raccolti da Anpal, il numero dei disoccupati è oggi pari a circa 2 milioni 338 mila (-43 mila in termini congiunturali, – 53 mila in termini tendenziali) in Italia. Come detto all‘inizio, il tasso di disoccupazione corrisponde ora al 9,2%. Si attesta l di sotto di due decimi di punto rispetto a ottobre e di quattro decimi rispetto a un anno fa.

Gli inattivi, ossia le persone di età inclusa tra i 15 e 64 anni che, in base alle statistiche ufficiali non lavorano e non cercano lavoro – ossia i cd. Neet – risultano essere 13 milioni 277 mila. Un numero assai ingente ma sicuramente in calo rispetto a qualche tempo fa. Infatti sono 46 mila in meno rispetto a ottobre 2021, 633 mila in meno rispetto un anno fa.

Secondo i dati del report Anpal, inoltre, il tasso di inattività corrisponde al 35,0%. Un numero in diminuzione di 0,1 punti rispetto a settembre 2021. Non sorprende che, ancora una volta, il problema dell’inattività sia molto radicato nel Mezzogiorno. Come confermato dal Primo rapporto annuale congiunto Anpal, il tasso di mancata partecipazione rappresenta una quota piuttosto estesa della popolazione. Corrisponde a oltre 15 punti percentuali in più rispetto alla media del paese (35,6%, con picchi del 40% in Calabria e Sicilia).

Concludendo, non possiamo non rimarcare che, al di là di quelli che sono i lavori più richiesti a febbraio e che sopra abbiamo considerato, non è un caso se le regioni del meridione sono anche quelle dove le politiche attive del lavoro scarseggiano e, quando intraprese, non sempre sono efficienti.

Infatti, oltre alle attività di assistenza portate avanti dai Centri per l’impiego e non sempre caratterizzate da una significativa efficacia, il grosso dell’offerta di servizi è soprattutto di ambito prevalentemente informativo e consulenziale. Da notare anche che il peso specifico dei servizi alle aziende. Specie dal lato dell’intermediazione, appare sempre piuttosto ridotto. Dette condizioni, tra loro combinate, pesano grandemente sulla capacità di assicurare una risposta di servizio opportuna rispetto alla domanda proveniente dal mercato del lavoro locale. Ecco perché tantissimi giovani continuano a muoversi dal Mezzogiorno. Destinazione Centro o Nord Italia, per svolgere uno dei lavori più richiesti in questo periodo o per frequentare un corso di studio.

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