Meccanico, un lavoro in evoluzione costante: ecco quanto può guadagnare il professionista dei motori

Ieri c’era il ragazzino che da semplice apprendista di officina “imparava il mestiere”, magari lasciando anche molto presto la scuola. Era colui che cominciava a smanettare con carburatori e candele. Oggi il meccanico arriva ad essere un tecnico, addirittura specializzato. Scopriamo l’evoluzione di un lavoro antichissimo in costante aggiornamento.

Meccanico
Come si diventa meccanico oggi?

Lui è il professionista, per alcuni addirittura diventa l’amico fidato. Ai suoi consigli e alle sue conoscenze ricorriamo quando la nostra auto ha qualche problema o da un giorno all’altro ci lascia a piedi.

E’ anche in fondo l’esperto che ci salva nel momento del bisogno quando non sapremmo dove mettere le mani. Il meccanico al giorno d’oggi non è solo la figura specializzata nella riparazionemanutenzione e accomodamento di automobili e motocicli. Rappresenta in fondo anche colui che si sta sempre più specializzando e aggiornando anche nell’elettronica, componente base nei nuovi motori di oggi.

Molti meccanici, inoltre, affiancano il controllo del corretto funzionamento del veicolo a quella di vendita e ricambio di pezzi e componenti dello stesso.

Si tratta certamente del lavoro ideale per tutti gli appassionati di motori, e le prospettive di carriera continuano a essere molto buone. Alla fine infatti si tratta di un tipo di professionalità particolarmente ricercata e ambita.

Il professionista dei motori: conoscenze tecniche e manualità

Siamo di fronte a uno di quei mestieri che richiedono conoscenze teoriche e abilità manuali precise, da applicare con rigore e competenza. In ogni caso il percorso preliminare per la propria formazione prevede necessariamente un lungo periodo di apprendimento ed esperienza sul campo.

Attenzione però a non sottovalutare un indispensabile percorso di studi, Perché alla fine sia per aprire una propria officina che per lavorare per una azienda occorre una qualifica.

Aggiornamento costante

Da non dimenticare che le caratteristiche delle automobili stanno vivendo una vera e propria rivoluzione. Nuovi modelli, nuovi meccanismi, spuntano fuori ogni anno. Per tanto un meccanico deve essere sempre aggiornato e all’avanguardia.

Differenza sostanziale tra meccanico e carrozziere

Carrozziere e meccanico sono due figure professionali che si occupano della manutenzione, della riparazione e del rinnovamento di differenti parti dell’automobile o di altri mezzi. Il carrozziere si occupa della carrozzeria e dell’estetica del mezzo, garantendone la bellezza con operazioni di manutenzione, abbellimento e, nel caso, riparazione. Il meccanico si occupa di tutta la parte meccanica, sia della normale manutenzione, che dei ricambi, garantendo una corretta e professionale sostituzione dei pezzi.

Il carrozziere nasce con l’unico obiettivo di riparare o costruire da zero, per l’appunto, le carrozzerie delle varie vetture.

Il suo scopo è quindi quello di tenere sotto controllo l’aspetto estetico di un qualsiasi auto o motoveicolo. Deve inoltre in modo che non senta mai il peso degli anni, della fatica derivante dalla percorrenza di tragitti anche molto lunghi e da danni accidentali o dolosi.

Il carrozziere infatti si occupa anche della riverniciatura e della gestione di danni superficiali ed estetici come graffi, righe e bozzi.

Chi vuole diventare carrozziere deve partecipare a vari corsi specifici per ottenere la conseguente qualifica per esercitare una delle professioni più antiche del mondo dell’automobile.

Ci sono gli esperti di tuning, cioè coloro che sono in grado di trasformare letteralmente qualsiasi vettura. Lo fanno con l’introduzione di elementi stilistici in grado di impreziosirla.

Il carrozziere è anche in grado di riparare automobili incidentate, riparando e sostituendo i pezzi che hanno riportato danni attingendo in accordo col cliente anche alla rete di pezzi di ricambio usati.

Dallo smontaggio alla riverniciatura, dalla lucidatura alla stuccatura della carrozzeria, il carrozziere di fiducia riesce a compiere tutte queste operazioni di precisione.

Il meccanico è l’operatore che si occupa di ogni singola componente di una qualsiasi vettura, dal motore agli ammortizzatori passando per tutti gli altri elementi interni di un’automobile. Più che dell’estetica, il meccanico si occupa della piena funzionalità del veicolo tramite la sostituzione o la riparazione di pezzi danneggiati e usurati in seguito ad anni ed anni di utilizzo prolungato.

Non bisogna mai sottovalutare il ruolo di un meccanico, dato che da lui dipendono buona parte dei costi di una vettura quando quest’ultima deve essere riparata o messa a nuovo.
Parallelamente il meccanico di occupa anche della vendita dei vari pezzi di ricambio, acquistati a costi estremamente bassi.

L’elettrauto

L’elettrauto è colui si occupa della manutenzione del sistema elettrico e della centralina dell’autoveicolo ed è specializzato nella diagnostica computerizzata.

Il meccatronico, la figura moderna di meccanico specializzato

Chi possiede un’automobile deve farsi carico di numerosi oneri. Oltre a quelli burocratici (bollo e assicurazione), vi sono anche quelli di natura tecnica, ossia la manutenzione e le riparazioni che si rendono necessarie quando una o più componenti si usura o non è più in grado di funzionare correttamente. Spesso ci si rivolge a figure specializzate, note comunemente come ‘meccanico’ oppure ‘elettrauto’.

Non molti sanno che queste due figure professionali sono state di fatti sostituite da quella del ‘meccatronico‘, anche in virtù della crescente importanza che le tecnologie elettroniche hanno assunto di recente all’interno del settore automobilistico

Come si diventa meccanico

Per svolgere il mestiere di meccanico è fondamentale possedere una qualifica professionale conseguibile dopo un corso di due o tre anni, o un diploma di perito meccanico.

Chi vuole diventare meccanico deve frequentare una scuola professionale provinciale o un IPSIA per tre anni e conseguire la relativa qualifica.
Il meccanico può essere dipendente all’interno di un’officina o il vero e proprio proprietario di un’attività.

Al termine del percorso scolastico, sarà poi indispensabile intraprendere un approfondito tirocinio sul campo, con la supervisione di esperti che da anni portano avanti l’attività.

Solo l’esperienza pratica alla fine permetterà al futuro meccanico di individuare prontamente i guasti e le avarie. Solo così sarà in grado di riparare e sostituire le parti danneggiate e usurate. Il meccanico deve prestare il proprio servizio nelle officine e, magari, riuscendo col tempo ad avviare da sé un esercizio.

Cosa si impara nei percorsi di studio per meccanico?

corsi per diventare meccanico sono strutturati per fornire conoscenze di tecnologia meccanica sui motori a due o quattro tempi e diesel, sui sistemi di accensione e spegnimento, sugli impianti di trasmissione di frenata e i sistemi di carburazione e raffreddamento.

Gli allievi dovranno così dimostrare di aver acquisito le competenze per capire il livello di sviluppo tecnologico raggiunto dai motori, la loro struttura e i materiali di cui si compongono. Dovranno valutare tutti gli effetti di un determinato intervento sulle singole componenti del veicolo, utilizzare le nozioni di elettronica per comprendere il comportamento dei combustibili a contatto con l’elettricità, e saper utilizzare i sistemi informatici privilegiati dai meccanici per ottenere dati aggiornati sulla specifica procedura di riparazione.

Inoltre, il tirocinio all’interno delle officine permetterà a chiunque voglia diventare meccanico di imparare a compilare un preventivo per le riparazioni richieste dal cliente e calcolare i tempi di lavorazione e riconsegna del veicolo.

I corsi regionali riconosciuti e qualificati

Diventare meccanico prevede oggi un percorso formativo lungo e approfondito, che permetterà alle figure professionali uscenti di riconoscere i guasti, effettuare riparazioni, sostituzioni e revisione periodica delle vetture, il tutto possedendo conoscenze informatiche per adeguarsi ai progressi tecnologici in corso all’interno della meccanica.

Un esempio di moduli didattici

I moduli didattici riguarderanno le diverse tipologie di motori, le nozioni teoriche e pratiche di tecnologia meccanica, i sistemi di accensioni, alimentazione, raffreddamento e carburazione. E ancora gli impianti di frenata e trasmissione, la lettura, interpretazione e riparazione dei guasti.

I guadagni di un meccanico come dipendente di una azienda

Potremo cominciare a fare riferimento a quanto guadagna un meccanico da operaio assunto di una azienda, giacché ci sono delle leggi che regolano le ore di lavoro e l’opportuna ricompensa, mentre per i titolari dell’attività non c’è limite e rimane potenzialmente tutto suo il guadagno, ovvero i ricavi dell’attività meno le spese.

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) di riferimento per la categoria dei meccanici e meccatronici rientra nel CCNL Metalmeccanico Artigianato che al suo interno comprende diverse categorie, dagli autoriparatori agli orafi e gli odontotecnici.

Per quanto riguarda il settore autoripatori i livelli che interessano la maggior parte degli operai è tra il 3° (più specializzato/esperto) e il 5° (meno specializzato/esperto), in termini di paga mensile per 40 ore di lavoro settimanali:

  • 1.340,12 € per il 5° livello – i meccanici di questo livello sanno valutare lo stato generale del mezzo sotto il profilo della sicurezza e dell’impatto ambientale, dandone immediata informativa al responsabile tecnico. Hanno una formazione idonea per eseguire i compiti affidati dal livello superiore, hanno le competenze per eseguire in sicurezza diagnosi, codifiche e calibrazioni dei componenti elettronici sostituiti, e altre attività di routine, oltre le competenze nell’uso di software e banche dati tecnici necessari per l’esecuzione delle normali procedure riparative;
  • 1.391,41 € per il 4° livello – i meccanici di questo livello, attraverso l’utilizzo di specifica attrezzatura e strumenti idonei e la consultazione di corretta documentazione, sono capaci di intervenire su ogni genere di mezzo. Riescono così a realizzare operazioni complesse di smontaggio, riparazione e sostituzione di interi impianti meccanici, elettrici ed elettronici. Supervisionano il lavoro degli assistenti di manutenzione. Possiedono una formazione adeguata per l’esecuzione dei compiti affidati dai responsabili. Inoltre hanno le competenze per eseguire in sicurezza interventi su veicoli ibridi ed elettrici. Sono capaci di utilizzare apparecchiature sofisticate per la programmazione dei sistemi di assistenza alla guida autonoma. Possono eseguire all’occorrenza interventi di codifica e programmazione di componenti elettronici nuovi, preposti al governo dei sistemi meccatronici;
  • 1.476,25 € per il 3° livello – i meccanici di questo livello hanno le competenze per l’uso dei gestionali dedicati all’accettazione e gestione clienti, degli strumenti di diagnostica e programmazione, interpretando schemi e riferimenti tecnici per una corretta esecuzione dell’intervento, sono in grado di coordinare, programmare e dirigere gli interventi di altri lavoratori di livello sottostante, nonché provvedere per sé e per i sottoposti alla ricerca e l’approvvigionamento corretto di ricambi e prodotti necessari nei tempi ottimali attraverso software dedicati,  affinché non vi siano rallentamenti nell’esecuzione delle attività affidate.

Cosa dice il CCNL

Il CCNL definisce la paga base del lavoratore, ma nulla vieta all’imprenditore di concordare una paga più alta a seconda dell’azienda. Infatti a determinare a quando ammonta lo stipendio di un operaio meccanico non è solo quanto descritto nel CCNL, ma ci sono gli straordinari, gli adeguamenti regionali, le trattenute locali. In media così lo stipendio di un operaio meccanico va dai 1.200€ ai 1.500€.

Il libero professionista titolare di un’autofficina

Stimare quanto si possa guadagnare aprendo un’officina invece è un esercizio un po’ più complesso che deve tenere conto di numerose variabili. Basandoci sulla formula principale che il guadagno è la differenza tra ricavi e spese, dobbiamo considerare da un lato la capacità di creare ricavi dall’azienda (parco macchine circolanti nella zona, concorrenza, capacità di produzione, altre fonti di guadagno legate a vendita ricambi e servizi); dall’altro i fattori che determinano le spese (affitto dei locali, utenze, personale, tasse e consumabili, ecc..).

Un sogno per pochi con uno stipendio altissimo: il meccanico di Formula Uno

I meccanici sono fondamentali per il successo e la sicurezza del pilota di F1, la parola d’ordine nel loro caso è vietato errare. In ogni gran premio gli occhi sono puntati sulla vettura e si sa a volte gli imprevisti capitano nel momento meno opportuno, ma è proprio quel momento in cui il bravo meccanico si differenzia da tutti gli altri.

Oltre allo studio la passione ed il talento per il mondo della meccanica racing, è pressoché indispensabile avere un’ottima propensione a viaggiare.

Il che è stupendo, perché viaggiare è sempre un’esperienza unica, un accrescimento personale e professionale. Ma per viaggiare sempre, continuamente, con orari e ritmi serrati, occorre quindi essere fortemente motivati.

Tutte le persone che hanno passione per questo bellissimo mondo sapranno che le gare non sono sempre nello stesso posto. Ma fortunatamente i circuiti variano così che lo spettacolo offerto è sempre differente.

Detto questo prima di entrare nel mondo della Formula 1 è consigliato seguire dei corsi specifici (rigorosamente di una scuola di meccanica). Alla fine sono quelli che offrono una preparazione a 360° nel mondo del motorsport.

Se sarai uno dei fortunati a poter vivere il mondo del motorsport da meccanico, non potrai far altro che notare il lavoro che i team svolgono tutti i giorni. Lo fanno in modo egregio garantire una crescita professionale a tutti i membri del gruppo premiando chi dimostra sul campo quanto vale.

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Gli stipendi da capogiro dei meccanici di F1

capo squadra é la figura più pagata e può arrivare a percepire fino a 1 milione di dollari all’anno. Al secondo posto ci sono i meccanici che avvitano e svitano le gomme con una media di 350.000$ annui. Seguono i “porta gomme” ossia i meccanici che sfilano le gomme usate e infilano sul cerchione le nuove: per loro 270.000$

Lo “stabilizzatore” ossia i due uomini che tengono la monoposto ai due lati dell’abitacolo per diminuire le vibrazioni al pit percepiscono 90.000 $ annui. E poi c’è l’addetto preposto allo spegnimento di eventuali incendi ne percepisce “solo” 30.000 $.

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