Bolletta della luce, l’errore invisibile che fa schizzare i consumi: prevenire è meglio che curare

L’aumento della bolletta della luce non è solo colpa del momento storico. A volte sono le nostre abitudini a dare la spinta all’ingranaggio dei rincari.

Bolletta luce errori
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Rincari in bolletta per questo inverno e chissà per quanto ancora. Il problema dell’approvvigionamento di materie prime ha portato a decisioni drastiche (come la riaccensione di alcuni poli del carbone) e, soprattutto, a un esborso non da poco per tutti i nuclei familiari italiani. Un bel problema, visto che l’aumento delle bollette corrisponde al periodo di piena attività del Fisco e ad altre limitazioni da tenere bene d’occhio per evitare la beffa delle sanzioni. In questo quadro, la strategia è una sola: non privarsi del beneficio delle utenze domestiche chiaramente. Ma risparmiare nel consumo, questo sì. A fine mese, infatti, la bolletta mette sempre paura. Per questo, durante le varie giornate, è bene cercare di limitare al massimo gli errori.

Sì, perché nessuno è infallibile. E molte volte, una piccola spinta all’ingranaggio del rincaro siamo noi stessi a fornirla, utilizzando ad esempio gli elettrodomestici in modo errato o eccesivo. Altri ancora dimenticano di spegnerli (del tutto), lasciando che il consumo, per quanto latente, continui anche se il dispositivo è apparentemente inutilizzato. Cercare di evitare questi errori è importante ma non fondamentale se non focalizzati sul non commetterne altri decisamente più lesivi. Molto spesso sono infatti le abitudini a giocare contro di noi. Per questo non è semplice fare due cose: innanzitutto accorgercene, e in secondo luogo evitarle.

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Gli elettrodomestici in casa sono numerosi e sarebbe davvero ammirevole riuscire a conciliarne l’uso senza gravare sulla bolletta finale. Tuttavia, alcuni piccoli accorgimenti potrebbero risultare decisivi, senza neanche rendercene conto. Alcuni dispositivi domestici, più di altri, finiscono per incidere sul costo finale della bolletta dell’elettricità. Colpa non solo della loro predisposizione a un maggiore consumo ma anche della frequenza con cui li utilizziamo. Basti pensare a una lavastoviglie o alla stessa corrente elettrica. Anche dimenticarsi una presa attaccata può contribuire a incrementare i consumi in modo “invisibile”. Errori comuni che portano la bolletta finale a prezzi che non ci aspetteremmo, perlomeno in modo senziente. Inconsciamente, infatti, è probabile che ognuno di noi sappia quali errori si commettono in modo più frequente.

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Uno di quei dispositivi che teniamo d’occhio, però, è probabilmente il microonde. Un elettrodomestico utile, senza dubbio, per la sua rapidità d’azione e la capacità di farci accendere il meno possibile il gas. A ogni modo, se da un lato si risparmia, dall’altro si rischia di fare decisamente peggio. Scaldare piatti e bevande, magari i biberon dei bambini, è una pratica comunissima. Eppure è proprio qui che cade l’errore. Molti di noi, infatti, non prestano attenzione al tipo di contenitore utilizzato. Si tratta invece di una componente decisiva: inserire nel microonde delle scatole usa e getta, oppure lasciare il coperchio su una di esse, significa spingere l’elettrodomestico a un consumo maggiore. Il motivo è ovviamente il tempo maggiore che impiegherebbe per scaldare il cibo. Una di quelle abitudini a cui non si presta attenzione ma che, se operate di frequente, si fanno sentire al momento dei conti.

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