Richiami alimentari, pasta e riso da non consumare: “Rischio chimico”

Alcuni lotti di pasta e riso di specifiche marche sono stati richiamati dal Ministero della Salute. Rischi legati a glutine eccessivo e Tetrametrina.

Pasta riso contaminati
Foto © AdobeStock

Non è un mistero che, regolarmente, il Ministero della Salute segnali sul proprio sito internet degli importanti avvisi relativi alla sicurezza alimentare dei consumatori. Ancora di più a seguito dell’introduzione di norme estremamente restrittive in materia di composizione degli alimenti, con limitazione totale a ossido di etilene e ad altre sostanze ritenute nocive seppure in minima presenza. Il dicastero, nei suoi annunci, specifica lotti e prodotti, così da cautelare i consumatori circa la possibilità di acquisto e invitando quindi i supermercati a rimuoverli dagli scaffali. I ritiri alimentari non sono univoci: nei mesi scorsi, la presenza di ossido usato nei pesticidi aveva portato a richiami in serie, soprattutto per quanto riguardava i dolci.

Altri casi, invece, possono riguardare etichette incomplete e, quindi, potenziali rischi per soggetti allergici. Nelle ultime ore, a essere soggette a richiamo sono state numerose confezioni di pasta e riso, segnalate in merito a un possibile rischio chimico. Nello specifico, alcuni lotti sono stati segnalati per presenza di glutine oltre i parametri consentiti. Questo, in particolare, per quel che riguarda diverse confezioni di pasta della marca BIO In. Stesso discorso, ma per altre ragioni, per il riso della marca Arborio.

Pasta e riso, i lotti richiamati dal Ministero della Salute

Per quanto riguarda la pasta con un quantitativo eccessivo di glutine, il Ministero della Salute ha deciso di richiamare alcuni lotti della marca BIO In. Nello specifico, si tratta dei seguenti prodotti, corredati da precise date di scadenza:

  • PASTA DI RISO INTEGRALE e CANAPA BIO IN – BERSAGLIERI, lotto di produzione 26/01/2024, peso 350 gr, scadenza 26/01/24;
  • PENNE – PASTA DI RISO INTEGRALE BIO IN, lotto di produzione 25/01/2024, peso 500 gr, scadenza 25/01/24;
  • FUSILLI – PASTA DI RISO INTEGRALE BIO IN, lotto di produzione 25/01/2024 , peso 500 gr, scadenza 25/01/24.

Altri ritiri sono stati disposti per:

  • BERSAGLIERI – PASTA DI RISO INTEGRALE BIO IN, lotto di produzione 25/01/2024, peso 500 gr, scadenza 25/01/24;
  • PASTA DI RISO INTEGRALE BIO IN – FILINI, lotto di produzione 25/01/2024, peso 500 gr, scadenza 22/01/24;
  • PASTA DI MAIS E GRANO SARACENO BIO IN – PENNE, lotto di produzione 22/01/2024, peso 500 gr, scadenza 22/01/24.

Disposto, inoltre, il richiamo degli Gnocchetti alla Sorrentina Findus da 550 grammi. Un ritiro che, in realtà, è datato al 22 dicembre scorso (numeri di produzione L1319 e L1320, con scadenza 12/2022). In questo caso, l’allerta riguardava la possibile contaminazione da allergeni in pesce e molluschi non specificati chiaramente nell’etichetta.

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Non va meglio sul fronte del riso. Alcuni lotti della marca Arborio sono stati anch’essi segnalati per rischio chimico, anche se per una ragione diversa. Il Ministero della Salute ha infatti parlato di valori non conformi di Tetrametrina, individuati in particolare nelle confezioni di Riso Arborio Carpi Riso da 500 grammi e sottovuoto da 1 chilo. I lotti di produzione in questione sono il 210105A nel primo caso e il 210105A nel secondo. Date di scadenza, rispettivamente il 27/01/2023 e 27/07/2023. Le disposizioni sono quelle valide per qualsiasi richiamo alimentare: non consumare il prodotto se già acquistato e restituirlo ai punti vendita dove è stato comprato. Per gli operatori del settore alimentare, invece, vige l’obbligo di ritiro del prodotto dalla vendita e di disporre un’adeguata cartellonistica qualora fosse già stato venduto.

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