Legge 104, arrivano le novità: tutte le patologie che danno diritto all’assegno nel 2022

.Quali sono le novità previste nel 2022 per la legge 104, e le agevolazioni previste dalla manovra di bilancio.

Legge 104 parenti
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Tutte le persone disabili che soffrono di qualche tipo di handicap, vengono tutelate affinché i limiti imposti dalla malattia non influiscano sulla qualità della vità e sulla possibilità di inserimento nella società. A seconda della gravità della patologia, fisica o psichica, vengono messi in campo aiuti per compensare il gap medico/sociale. La Legge 104 del 1992 detta le procedure per poter accedere a questi aiuti. Contempla anche il sostegno ai cosiddetti caregiver, ovvero i familiari che assistono persone disabili non autosufficienti. Nel prossimo anno sono previsti ampliamenti di benefici e agevolazioni.

Legge 104: con quali patologie si ha diritto?

La 104 nasce con l’intento di dare pari opportunità di inserimento sociale a tutte le persone, anche quelle con handicap di vario grado, conclamato e diagnosticato ufficialmente dai medici coinvolti. Per persona disabile, si intende, secondo la definizione della Legge stessa, “colui o colei che presenta minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o emarginazione.”  Di conseguenza, prima di poter richiedere le agevolazioni previste dalla 104 è necessario inoltrare una specifica domanda all’INPS, corredato di tutta la documentazione medica. Verrà stabilita in tempi brevi una visita da parte di una Commissione specifica, che decreterà il grado di handicap – sono previste diverse fasce a percentuale – e i conseguenti benefici, se spettanti.

Malattie sia fisiche che mentali

Sono davvero molte le tipologie di malattia, sia fisica che mentale, che possono portare la persona a richiedere un sostegno – sia economico sia sotto forma di assistenza – secondo i principi della Legge 104: si parte dagli handicap fisici che vengono suddivisi in macrocategorie a seconda dell’apparato coinvolto. Avremo dunque varie percentuali riconosciute di invalidità – dal 71 al 100% – in caso di cardiopatie, trapianti di cuore o aneurisma. Stesse percentuali in caso di patologie respiratorie, come ad esempio forme asmatiche severe o trapianto di polmone. Sono previste percentuali di disabilità anche per malattie dell’apparato endocrino, urinario o digerente, visivo, uditivo, fonatorio, che offrono percentuali di invalidità variabili dal 61 al 100%.

Anche l’infezione da HIV è considerata disabilità. In base allo stadio di avanzamento della malattia la percentuale varia dal 21 al 100%. Ovviamente sono contemplate anche tutte le disabilità motorie derivanti da malattie genetiche, traumi, amputazioni o malattie neurodegenerative (parkinson, Alzheimer, Sclerosi Multipla eccetera). In questi casi la capacità lavorativa è indubbiamente in difetto e sono riconosciute percentuali di invalidità dal 90 al 100%. Per quanto riguarda invece l’ambito psichiatrico, lo spettro delle malattie mentali compreso è molto ampio, e sono previste percentuali di invalidità dal 55 al 100% in caso di schizofrenia o disturbo della personalità in forme gravi, sindrome bipolare, depressione maggiore, ma anche per disturbi alimentari e anoressia nervosa, nonché ovviamente per ritardi mentali di vario grado.

Cosa serve per usufruire della legge 104?

Bisogna porre attenzione ad un fattore fondamentale però. Non necessariamente chi ha una percentuale di invalidità diventa automaticamente beneficiario della Legge 104. Per ottenerla, è necessario che la Commissione Medica dell’INPS incaricata di effettuare la visita la inserisca nel fascicolo come concessa. Per capire se l’invalido ne ha diritto bisogna guardare nel foglio rilasciato dalla Commissione stessa, dove insieme al tipo di patologia e alla percentuale di invalidità deve essere fatta menzione dell’Art.3 Comma 3 della Legge 104/92, accompagnata anche dalla classificazione di “disabilità grave”.

In quel caso, le agevolazioni previste saranno erogate, sotto varie forme a seconda del tip di disabilità nonché dell’età dell’interessato. L’articolo 3 infatti recita quanto segue: “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.”

Legge 104: quali sono i benefici?

Come accennato poco sopra, a seconda del tipo di patologia, handicap e/o gravità, la Legge 104 concede diversi tipi di benefici, sotto forma di detrazioni fiscali, pensioni di invalidità, permessi sul lavoro o Iva agevolata nell’acquisto di automobili e apparecchiature elettroniche (compresi Pc e tablet) così come bonus per la ristrutturazione e/o rimozione di barriere architettoniche. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, sia il disabile che la persona (familiare fino al 2 grado) che si occupa dell’assistenza hanno diritto a permessi lavorativi extra.

Le novità sulla 104 previste per il 2022

Dopo la riunione del Governo in merito alle estensioni di agevolazioni ai beneficiari della Legge 104, compaiono interessanti novità che riguardano i permessi retribuiti per i lavoratori con vari tipi di contatto. Più nello specifico, “Ai lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato part-time oltre il 50%, saranno riconosciuti per intero 3 giorni di permesso al mese, mentre per quanto riguarda i lavoratori con part-time orizzontale, verticale o misto fino al 50%, il numero di giorni di permesso mensili previsti dalla Legge 104 è calcolato mediante una specifica operazione aritmetica e, in generale, varia da 1 a 3.” I permessi non sono cumulabili.

Brutte notizie nel comparto detrazioni IRPEF

Sempre nella manovra, risultano “a rischio” alcune categorie di benefit spettanti ai disabili con 104 e loro familiari. Infatti, si legge che maggiorazioni di detrazione IRPEF per i figli disabili a carico, prestazioni OSS, acquisto di dispositivi per la deambulazione o similari e le detrazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche potrebbero subire cancellazioni perché – secondo dichiarazioni governative – “sono misure poco utilizzate”.

Assegno unico e 104

La vera novità forse risiede nell’importo dell’assegno unico. Si tratta di una misura prevista a sostegno di tutti i nuclei familiari con più di 2 figli – minori o di maggiore età – in rapporto al reddito. Per chi ha figli con disabilità, anche maggiorenni e inclusi nell’assegno fino a 21 anni, l’importo dell’assegno è maggiorato a seconda del tipo e della gravità dell’handicap. Sono previste anche visite mediche completamente gratuite, naturalmente se inerenti alla patologia accertata.

Bonus Caregiver

Un altro aiuto concreto alle famiglie al cui interno figurano persone disabili è il fondo istituito dall’INPS. Offre importi in denaro a chi, per assistere il parente con patologia conclamata, ha dovuto lasciare il lavoro. Si parla di assegni dai 500 ai 1.000 Euro circa al mese. Sono sempre calcolati sempre in base al reddito familiare, tipologia/gravità dell’handicap.

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104 e smart working

Ultima novità per quanto riguarda le agevolazioni ai beneficiari della 104 è la modalità di lavoro da remoto. Seppur già prevista nel 2021 a seguito della pandemia di Covid, è confermata e prolungata almeno fino ad aprile 2022. Non è difficile che possa poi trovare ulteriore applicazione. Al momento, il testo specifica che: “disabili e portatori di handicap avranno la possibilità di usufruire del lavoro agile, cioè lo smart working, per 12 giorni al mese, fino al 31 marzo 2022 o al 30 aprile 2022.

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