SuperEnalotto milionario, è solo fortuna? No è strategia, dice chi i soldi li ha vinti

Vincere al SuperEnalotto è tutt’altro che semplice. Le possibilità sono infinitesimali ma questo non scoraggia i giocatori. Ecco perché.

Vincita SuperEnalotto
Foto: Pixabay

Niente è facile nella vita. Soprattutto essere uno dei pochissimi eletti in grado di svoltare la propria esistenza semplicemente vincendo al SuperEnalotto. Questo non toglie, comunque, che siano in molti a provarci. Tutti con le medesime possibilità di rientrare nell’élite dei vincitori, fermo restando che si tratta di cifre elevate, quelle davvero in grado di cambiare la vita di chi le ottiene. Quindi tutto dipende dalla fortuna. O forse no? E’ vero che la componente della buona sorte è quella che occupa maggiormente lo spazio delle probabilità. Tuttavia, alcuni calcoli statistici potrebbero venire in aiuto al momento di decidere su quali numeri puntare.

La maggior parte dei giocatori si affida all’ispirazione. A numeri suggeriti da qualche data importante, da un’intuizione, da un’esperienza personale. Altri invece fanno leva sulla logica, sul calcolo delle probabilità e altri aspetti cervellotici. Un calcolo matematico è possibile ma solo per capire quante probabilità ci siano di vincere: considerando che nel SuperEnalotto si estraggono 6 numeri su 90 a disposizione su numerose ruote, si parla di una possibilità su 700 milioni circa di azzeccarci. Eppure qualche soluzione, quantomeno per avvicinarsi di più alla combinazione giusta, esiste.

SuperEnalotto, le statistiche di vittoria: come avvicinarsi alla combinazione giusta

Fra i metodi più immediati, naturalmente, c’è la puntata sui numeri mancanti, ossia quelli che da più tempo mancano da una determinata ruota. Sul web si sprecano le statistiche messe a disposizione dei giocatori, i quali possono in base a queste capire quali numeri inserire nelle loro sestine. Ma anche qui diventa più questione di fortuna, in quanto non vi è alcuna prova che i mancanti vengano estratti dopo un determinato lasso temporale, se non la legge dei grandi numeri. Meglio affidarsi a sensazioni e intuizioni varie. Meglio porre attenzione sulla frequenza di giocata dei vari numeri. Quelli su cui si punta più spesso, statisticamente portano il vincitore a dover spartire il jackpot il più delle volte. Puntare sui meno gettonati, in caso di vittoria, porterebbe di riflesso a dividere il premio con un numero decisamente minore di potenziali vincitori.

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Sono proprio i numeri delle date importanti quelli a essere maggiormente giocati. Secondo Sisal, inoltre, molti giocatori si divertono a unire i punti sulle schedine, toccando i sei numeri che poi andranno a giocare. Una serie di metodi che ognuno cerca di utilizzare con la speranza più genuina, davvero convincendosi che per una congiunzione astrale possano essere quelli giusti. Fra le combinazioni più giocate, paradossalmente, c’è quella relativa ai primi sei numeri (1, 2, 3, 4, 5, 6). Per quanto riguarda i numeri sui quali si scommette di più, pare vi siano 3, 7, 8, 9, 5, 11, 19, 10, 90 e 12. Meno successo, invece, per 46, 32, 59, 60, 79, 34, 78, 76, 61 e 62. Tutto secondo ispirazione. Chissà, magari questi numeri non ispirano sensazioni vincenti. A questo punto, ci si potrebbe affidare al sistema del SuperEnalotto, ovvero l’elaborazione di una schedina direttamente ad appannaggio del terminale. Una buona soluzione per togliersi il pensiero…

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