Isee 2022, attenzione: meglio non dimenticare questo documento obbligatorio

Giacenza media e saldo sono due aspetti fondamentali della certificazione Isee. Praticamente quelli che ne determinano la validità effettiva.

Isee 2022
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Alcuni documenti sono più importanti di altri nel momento in cui si richiede una determinata agevolazione. Per la maggior parte, tuttavia, il modello Isee resta quello principale. L’attestazione dei propri redditi annuali, infatti, è quella che concede l’accesso a bonus e indennità varie. E che, insieme, determina in quale misura sarà possibile usufruirne. Nel 2021 come nel 2022, il rinnovo dell’Isee sarà obbligatorio per tutti coloro che beneficiano delle varie agevolazioni o che desiderano richiederne alcune ex novo. Posto che esistono delle concessioni anche senza Isee, il modello resta un documento essenziale, nel quale il contribuente convoglia dossier altrettanto importanti come la giacenza media e il saldo.

Entrambi costituiscono due colonne portanti dell’intero Isee, in quanto riportano tutto il denaro impiegato sia nei conti correnti che nei libretti di risparmio e altri strumenti, come i fondi comuni di investimento, azioni e obbligazioni varie. Per quanto riguarda il modello del 2022, attenzione alle date: la giacenza media dovrà riguardare l’anno 2020, mentre il saldo dovrà essere al 31 dicembre 2020, con riferimento al patrimonio mobiliare di tutti i componenti del nucleo familiare. Nel primo caso, si tratta dell’importo medio delle somme a credito del contribuente, ottenuto dividendo la somma delle giacenze giornaliere.

Isee 2022, come richiedere saldo e giacenza media

Per quanto riguarda la giacenza media, questa può essere richiesta presso qualsiasi sportello di un ufficio postale o bancario, nel momento in cui i componenti del nucleo familiare possiedano conti correnti, libretti di risparmio e tutte le altre forme di gestione e investimento del denaro. I clienti di Poste Italiane possono chiedere il rilascio della giacenza media e del saldo specificatamente ai fini Isee. In un qualsiasi ufficio postale, anche diverso rispetto a quello di apertura del conto o presso il quale abitualmente si svolgono le varie operazioni. Poste rilascerà la certificazione ai fini Isee che, in un solo documento, raggrupperà tutte le informazioni necessarie. Per quanto riguarda i conti correnti, la giacenza media riguarderà tutti i conti attivi e/o estinti durante l’anno. Nei libretti postali saranno inclusi sia i cartacei che i dematerializzati. Lo stesso vale per i buoni fruttiferi.

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Nel gruppo degli strumenti di risparmio saranno inclusi i Buoni fruttiferi postali cartacei e dematerializzati con Valore nominale al 31 dicembre 2020, così come le prepagate PostePay con il saldo alla stessa data. Per le PostePay Evolution, dotate di Iban, sarà richiesta sia la giacenza media al 2020 che il saldo al 31/12. E ancora, saranno inclusi i Fondi comuni d’investimento, il Deposito Titoli, le Polizza assicurative: tutto con situazione al 31/12/2020. Sarà possibile richiedere la certificazione anche online, senza quindi necessità di recarsi allo sportello. Per quanto riguarda Poste, sul sito ufficiale è presente una sezione apposita dedicata proprio all’inserimento della richiesta per il rilascio della certificazione ai fini Isee. A patto di essere intestatari del rapporto per cui il documento è richiesto. E, naturalmente, aver effettuato la registrazione al sito.

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