Bollette luce e gas: quanto pagheremo (realmente) a gennaio 2022

Vediamo quali sono le prospettive in merito alle bollette di luce e gas per i primissimi mesi del nuovo anno. Cosa devono aspettarsi gli italiani? 

Bollette luce e gas
Fonte Adobe Stock

Il 2021 non è stato un anno semplice per ciò che riguarda le utenze domestiche. I rincari delle bollette di luce e gas avvenuti nella seconda parte dell’anno hanno creato non pochi grattacapi alle famiglie italiane, che si sono ritrovate a far fronte a delle spese piuttosto considerevoli.

Purtroppo però almeno per i prossimi mesi, ovvero i primi del 2022 non sembrano esserci buone notizie in tal senso. Cerchiamo di capire come potrebbe evolversi la situazione e di cosa bisogna preoccuparsi in modo particolare.

Bollette luce e gas: quali sono le ipotesi in vista del 2022

Andando nello specifico, il gas dovrebbe subire aumento del 61% arrivando a costare 1,55 euro al metro cubo. Non propriamente migliore è il quadro inerente la l’energia elettrica. La previsione è di un rincaro del 48%, ovvero di 43,8 centesimi al chilowattora. 

I suddetti dati sono stati divulgati da Nomisma Energia e giungono proprio in prossimità delle vacanze natalizie (clicca qui per sapere dove trascorrerle in sicurezza). Una sorta di monito che sembra dire: “Non godetevi troppo le festività che dopo arrivano i bocconi amari”. 

Secondo l’Ipsos (società multinazionale di ricerche di mercato e consulenza) circa il 19% dei nuclei familiari non saranno in grado di adempire al pagamento delle bollette di luce e gas. A tal proposito è stata effettuata una ricerca ribattezzata “Gli italiani e la povertà energetica”.

Dal canto suo il Governo Draghi è consapevole delle difficoltà che i cittadini potrebbero incontrare. Proprio per questo ha previsto nella manovra economica un emendamento che concede la possibilità ai contribuenti di dividere in dieci rate le bollette di luce e gas emesse tra gennaio e aprile 2022. 

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Una soluzione che può rivelarsi importante garantendo un po’ di respiro ai cittadini già alle prese con diverse problematiche. Si tratta però di una toppa, che non risolve il problema in maniera definitiva. Urge infatti anche un piano per evitare il continuo e vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime. 

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