Permessi Legge 104, si deve assistere tutto il giorno il famigliare disabile? La risposta non è scontata

Nel caso in cui si usufruisca dei permessi Legge 104 si deve assistere tutto il giorno il famigliare disabile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Riuscire a conciliare lavoro e famiglia può risultare spesso particolarmente difficile. Lo sanno bene coloro che si ritrovano a dover assistere un proprio famigliare, in quanto non autosufficiente. Proprio in tale ambito giungono in aiuto delle misure ad hoc, come ad esempio la possibilità di poter usufruire di tre giorni di permesso al mese retribuiti grazie alla Legge 104.

Allo stesso tempo tanti sono i dubbi in merito, come ad esempio cosa possa fare un lavoratore durante questi giorni di assenza dal posto di lavoro. In particolare ci si chiede se, nel caso in cui si usufruisca dei permessi Legge 104, si debba assistere tutto il giorno il famigliare disabile, oppure sia possibile fare anche altro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Permessi Legge 104 per assistere un famigliare non autosufficiente: cosa c’è da sapere

Come recita l’articolo 1 della Costituzione del nostro Paese: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Non sempre, però, le cose vanno come sperato, tanto che riuscire a trovare un impiego risulta in alcuni casi davvero molto complicato.

Se tutto questo non bastasse, una volta ottenuto un impiego, ci si ritrova a dover fare i conti con delle difficoltà non trascurabili, come ad esempio riuscire a conciliare gli impegni famigliari con quelli di lavoro. Una situazione che si rivela essere ancora più complicata nel caso in cui ci si ritrovi a dover, ad esempio, assistere un famigliare non autosufficiente.

Proprio in questo caso, come già detto, è possibile assentarsi dal posto di lavoro per usufruire di tre giorni di permesso al mese, ai sensi della legge 104. A patto che tali giorni siano destinati appunto all’assistenza di una persona non autosufficiente.

Allo stesso tempo non mancano le perplessità su quello che effettivamente si può o non si può fare durante i giorni di permesso. Dubbi che aumentano, soprattutto considerando che si rischia in alcuni casi di dover fare i conti con delle pesanti sanzioni. Abbiamo già visto, infatti, che vi è un errore che potrebbe costare caro, tanto da rischiare il licenziamento.

Permessi Legge 104, si deve assistere tutto il giorno il famigliare disabile? La verità che non ti aspetti

Come è facile intuire, quando si usufruisce dei permessi Legge 104 non bisogna approfittare di questi giorni di assenza dal lavoro per il proprio tornaconto personale, come ad esempio per trascorrere dei giorni al mare. In questo caso, infatti, si tratta di un vero e proprio abuso, in seguito al quale si rischia il licenziamento per giusta causa oltre che una denuncia per truffa da parte dell’Inps.

Allo stesso tempo, come già detto, numerosi sono i dubbi in merito alla fruizione di tale permessi. In particolare ci si chiede se, nel caso in cui si usufruisca dei permessi Legge 104, si debba assistere tutto il giorno il famigliare disabile, oppure sia possibile fare anche altro.

Ebbene, bisogna sapere che non vi è una normativa chiara in tal senso. In base alla normativa vigente, infatti, è possibile usufruire di tre giorni di permesso al mese. Non vi sono, però, informazioni dettagliate in merito al tempo che si debba effettivamente dedicare all’assistenza del famigliare non autosufficiente.

Proprio per questo motivo, come riportato da money.it, bisogna far riferimento sentenze della Corte di Cassazione. Entrando nei dettagli, quindi, interesserà sapere che in base a quanto emerso dalle sentenze in questione, bisogna dedicare la maggior parte del tempo all’assistenza del disabile. Questo, però, non vuol dire deve essere svolta in modo continuato per tutto il giorno in cui si usufruisce del permesso.

In particolare, stando a quanto si evince dalla sentenza numero 23434/20 del 26 ottobre 2020, secondo la Corte di Cassazione l’azienda non può contestare nulla al lavoratore, nel caso in cui quest’ultimo abbia prestato assistenza al famigliare disabile per un numero di ore pari o superiore a quelle di lavoro. Questo anche nel caso in cui il lavoratore decida di dedicare del tempo per risolvere alcune questioni di carattere personale.

Permessi Legge 104, è possibile allontanarsi da casa: ecco in quali casi

Anche quando si trascorrono otto ore a lavoro, d’altronde, le persone che assistono un famigliare disabile, note anche con il nome di caregiver, non smettono di prendersi cura di loro. In genere, infatti, lo fanno dopo l’orario lavorativo. Proprio per questo motivo è facile intuire che, anche durante i giorni di permesso Legge 104, è possibile che una persona abbia bisogna di dedicare del tempo per faro altro.

Ma non solo, vi sono anche casi in cui il lavoratore che fruisce del permesso deve necessariamente disbrigare alcune attività all’esterno oppure in casa propria, ma che sono comunque volte ad aiutare il famigliare non autosufficiente. Ne sono un chiaro esempio il dover fare la spesa oppure acquistare dei medicinali.

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In ogni caso, come è facile intuire, l’importante è non abusarne e che durante questi giorni di permesso si dia priorità alle esigenze del famigliare disabile. I permessi Legge 104, d’altronde, sono proprio pensati per garantire assistenza a quest’ultimo.

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