Cartelle esattoriali, un (piccolo) sospiro di sollievo: le nuove scadenze

La ripresa dell’attività di riscossione ha messo in ginocchio molti italiani. Per le cartelle esattoriali notificate a partire da gennaio spunta però una mini-proroga.

Cartelle esattoriali proroga pagamenti
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La ripresa dell’attività fiscale ha segnato un momento di passaggio estremamente importante fra la fase emergenziale vera e propria e il primo momento di ripartenza. La riscossione, rimasta silente per tutto il periodo di maggior incidenza del Covid, è stata rimessa in moto già a partire dal mese di settembre, immettendo nel circuito fiscale tutti i debiti rimasti inevasi. Per questo, per i contribuenti, le pendenze con il Fisco si sono fatte impellenti e senz’altro gravose, poiché scattate nuovamente in una situazione ancora di emergenza economica. I mesi successivi non avevano dato adito a ipotesi di nuove proroghe, lasciando però spazio ad agevolazioni come la rateizzazione.

A ogni modo, nelle ultime ore, è improvvisamente risalita la quotazione circa la dilazione dei termini di pagamento. Questo in riferimento soprattutto a quei contribuenti che, a partire da gennaio 2022, contrarranno nuovi debiti con il Fisco. L’allungamento non sarà cospicuo ma una sorta di mini-proroga, utile a guadagnare qualche giorno (nello specifico un mese circa) per organizzare le proprie spese e provvedere al saldo degli ammanchi. Dai 150 giorni previsti dall’invio delle cartelle esattoriali, si passerà a un termine di 180.

Cartelle esattoriali, piccola dilazione dei termini: entro quando si dovrà pagare

Una mini-proroga decisa a seguito delle pressioni di alcune forze politiche, concordi nell’individuare nel periodo ancora non felice dell’economia nazionale il vero punto debole. Con la risalita dei tassi di inflazione, inoltre, il rischio che i cittadini non dispongano della forza monetaria tale da onorare i debiti con il Fisco è tuttora molto alto. La misura in questione si presenta come una sorta di compromesso, dagli effetti limitati ma comunque da cumulare alle tempistiche concesse fin qui. La notizia sembra interessare soprattutto i piccoli imprenditori, i più colpiti nel settore dalla crisi pandemica, ancora in fase di ripartenza dopo lo stop subito. Ma anche i comuni cittadini potranno disporre di una tempistica dilazionata, utile se non altro a far sì che l’entrata di un altro stipendio possa contribuire a ripianare la situazione col Fisco.

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La dilazione dei termini si applicherà alle cartelle esattoriali notificate a partire dall’1 gennaio 2022. Niente da fare per quelle con scadenza al 31 dicembre, necessariamente da saldare entro la fine dell’anno (al netto di possibili rateizzazioni). Sta di fatto che l’aver trovato la quadra su questo punto potrebbe imprimere un’accelerazione sull’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022, la quale dovrebbe a breve passare all’esame della Commissione Bilancio del Senato. L’iter richiederà ancora del tempo, con alcuni nodi da sciogliere soprattutto per quanto riguarda il tema pensioni. L’obiettivo resta quello di arrivare a dama prima di Natale, con la strategia del maxi-emendamento (atteso già nelle prossime ore). In caso contrario, la deadline slitterà sul gong del 2021.

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