Esenzione ticket, attenti a non sbagliare i dati: arriva la multa

Fare un errore su alcuni dati, può a tutti gli effetti tramutarsi in una falsa dichiarazione: la multa è assolutamente poco piacevole.

Agenzia delle Entrate (Fonte foto: web)
Agenzia delle Entrate (Fonte foto: web)

Fa comodo avere l’esenzione dal ticket, se vi spetta. Si tratta dell’esonero di pagamento alla Regione per visite e terapie specifiche. Come ogni cosa che può interessare per quanto riguarda il mondo del Fisco e delle tasse, ovviamente ci possono essere delle controindicazioni.

Su tutto quel che compiliamo e tant’altro, veglia come sempre l’Agenzia delle Entrate, mai particolarmente amata dai contribuenti più onesti. Questo, perché basta un errore in buona fede per incappare in delle fastidiose multe, come quelle di fine anno che stanno per raggiungerci, inesorabilmente.

Ancora una multa? Bisogna fare molta attenzione

I contribuenti che dovessero apparire nelle fasce economiche meno forti, potrebbero di fatto usufruire di un’esenzione dal pagamento per le indagini cliniche. Quindi se si versa purtroppo in condizioni non ottime, si potrà andare verso questa strada per un buon risparmio economico. In pochi casi poi, esiste l’esenzione anche per redditi maggiori ai 36mila euro.

Ma come già detto, non è tutto oro quel che luccica. La richiesta infatti, va compilata con un’attenzione estrema. Non solo per essere sicuri che l’esenzione venga accettata, ma perché un semplice errore potrebbe costare davvero caro. L’Agenzia infatti, prepara già le multe per l’esenzione ticket. Non bisogna assolutamente sbagliare e non sono solo i redditi ad apparire nella comunicazione, ma anche lo stato di salute di chi chiede l’esenzione.

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L’Agenzia delle Entrate, che in alcuni casi può anche pignorare lo stipendio, sarà molto attenta quindi a tutti i dati sbagliati e/o omessi. Grazie al Decreto legislativo 445/2000, l’Agenzia infatti ha il diritto di controllare se l’autocertificazione dovesse presentare inesattezze e difformità che si tramuterebbero subito in sanzioni pecuniarie, in poche parole, in multe ed anche molto salate. Sottoscrivere dati reddituali non corrispondenti alla realtà è infatti a tutti gli effetti equivalente a fare falsa dichiarazione. Cosa vuol dire? Che si può benissimo ricevere una sanzione pecuniaria per questo genere di errori, che potrebbero solo partire da quota 5164 euro. Arriverebbero inoltre, persino a 25822 euro.

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