“Buongiorno, documenti”: ma è davvero obbligatorio consegnarli alla Polizia?

I controlli a campione del Super Green Pass hanno riaperto un vecchio dibattito. E’ obbligatorio mostrare i documenti al pubblico ufficiale?

Polizia controllo documenti
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L’attivazione del Super Green Pass ha riportato a galla praticamente lo stesso dibattito sulle verifiche che, durante il lockdown, erano state disposte per verificare il possesso dell’autocertificazione. Utile per muoversi (esclusivamente per specificate ragioni) e, soprattutto, per dichiarare di non essere positivi al Covid nel periodo di peggior incidenza dei contagi. La nuova certificazione verde ha spostato l’attenzione mediatica sui cosiddetti controlli a campione, ovvero i monitoraggi che verranno effettuati ad esempio sui mezzi pubblici per verificare il possesso o meno della documentazione richiesta per salire a bordo.

Ma come funzionano le verifiche dei documenti? L’immaginario collettivo vuole che siano persone in divisa a eseguirli, Polizia e Carabinieri, magari a un posto di blocco o per un semplice controllo della regolarità del mezzo di trasporto. La frase “Buongiorno, documenti” fa ormai parte dei luoghi comuni e, a meno di casi clamorosi, la reazione spontanea consiste nel consegnare tutto all’agente di turno e permettere che svolga le opportune verifiche. Ma qui sta il punto: è davvero un obbligo consegnare i propri documenti per il controllo o sarebbe sufficiente comunicare i propri dati anagrafici? Un problema che, contrariamente al pensare comune, è piuttosto frequente. Anche perché, molto spesso, i controlli avvengono proprio laddove non vi siano apparenti violazioni.

Controllo dei documenti: ecco cosa fare per non commettere reato

Dal momento che i controlli di Polizia sono volti proprio alla prevenzione di eventuali illeciti, e trattandosi di pubblici ufficiali, la legge stabilisce chiaramente che alla richiesta di identificazione, l’interessato sarà obbligato a fornire i propri dati (art. 651 del Codice penale). Pena, l’arresto fino a un mese o ammenda fino a 206 euro. Il semplice rifiuto sarà sufficiente a far scattare il reato. Chi mente, invece, è punito con una pena fino a tre anni di reclusione.

Diverso è il caso in cui venga espressamente richiesto di fornire i documenti d’identità. A patto che non ci si trovi al volante dell’auto, nel qual caso sarebbe chiaramente obbligatoria la patente di guida, non esiste una norma specifica che imponga al cittadino di uscire di casa con la propria carta d’identità. Anche se, tendenzialmente, è qualcosa che si tende a fare in modo abitudinario. Per questo ci si chiede se tale obbligo possa essere in qualche modo desunto dalla norma riferita all’obbligo di fornire le proprie generalità.

Le sentenze della Cassazione

Va detto che, in merito, le indicazioni delle Cassazioni sono state diverse. L’obbligo di fornire le generalità non imporrebbe l’obbligo di esibire i documenti. Proprio in virtù della mancanza di un obbligo di girare dotati di documenti d’identità. Secondo alcune sentenze della Suprema Corte, l’unico obbligo vigente è quello di fornire al pubblico ufficiale tutte le informazioni circa la propria identità personale. Per questo il rifiuto di consegnare i documenti, di per sé, non costruisce gli estremi del reato. In un’altra sentenza, peraltro, la stessa Cassazione aveva indicato come reato il rifiuto di fornire indicazione sulla propria identità personale. Tuttavia, nella stessa aveva specificato che la richiesta dei documenti era fattibile solo in caso di “persona pericolosa o sospetta”. Chi avesse fornito informazioni personali rifiutandosi di mostrare i documenti, non avrebbe quindi potuto essere portato in Questura.

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Un’ulteriore indicazione della Cassazione (come riferito da laleggepertutti.it), relativa al possibile obbligo di portare sempre con sé i documenti e di fornirle alla richiesta del pubblico ufficiale, si basa sull’articolo 294 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il punto è che nessuna normativa conferma tale indicazione e, per questo, si è trattato di un pronunciamento fin qui isolato. Sta di fatto che girare con i propri documenti è sempre buona abitudine. Anche perché, se non si ha nulla da nascondere, non ci sarebbe ragione di non mostrarli.

 

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