Cessione del credito e sconto in fattura, 5 giorni chiave: può cambiare tutto

L’Agenzia delle Entrate stabilisce le regole per la sospensione per la cessione del credito. Un interregno breve ma decisivo. Ecco perché.

Cessione del credito sconto fattura
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Una data che è un giro di boa quella dell’1 dicembre 2021. Appena un giorno fa, decisivo per capire quale sarà il destino dei contribuenti impegnati nell’onorare le cartelle esattoriali inviate tra settembre e dicembre, ma anche per capire quali strategie adotterà l’Agenzia delle Entrate circa alcune procedure. Fra queste, le modalità di sospensione per quel che riguarda la Cessione del credito e lo sconto in fattura. Ovvero, due delle modalità più utilizzate per le agevolazioni previste per determinate prestazioni, dalla sostituzione degli impianti all’aggiornamento energetico, fino ai lavori interni eseguiti tramite bonus specifici.

La data si diceva. L’1 dicembre 2021, infatti, il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria ha introdotto, via Dl Antifrode, l’articolo 122 bis nel Decreto Rilancio. In questo senso, in relazione alle due opzioni di pagamento per determinate agevolazioni, l’Agenzia delle Entrate concede, entro i primi 5 giorni dalla comunicazione delle opzioni, la possibilità di una sospensione di massimo 30 giorni. Allo scopo di permettere controlli preventivi nel caso di particolari profili di rischio.

Cessione del credito e sconto in fattura: le regole per la sospensione

Una novità importante anche in ottica Superbonus. Una delle principali agevolazioni che hanno caratterizzato i tempi di pandemia, accanto ad altre di tipo edilizio fruibili sia in modo indiretto, ovvero tramite cessione del credito o sconto in fattura. Due possibilità diverse, in quanto la prima consente il trasferimento del diritto di credito a un soggetto terzo, ovvero il concessionario. Il secondo, invece, permette uno sconto immediato sul costo delle prestazioni. Con la decisione dell’Agenzia delle Entrate di congelare per 5 giorni le pratiche, si aprono nuovi scenari visto che si tratta di un provvedimento direttamente proporzionale a quanto previsto dal Decreto Antifrode.

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In questo lasso di tempo, infatti, vengono attuati i criteri, le modalità e anche i termini di attuazione delle disposizioni stabilite. Procedendo con accertamenti sui cosiddetti profili di rischio. In pratica, durante questa settimana breve, si potrebbe procedere anche alla sospensione della concessione. Tutto dovrà essere infatti in regola dal punto di vista della coerenza (e della regolarità) dei dati indicati nelle comunicazione, così come nelle opzioni con dati forniti dall’Anagrafe tributaria. E questo riguarderà tanto la cessione del credito quanto lo sconto in fattura. Inoltre, nel documento di prassi verranno indicati i passaggi relativi alla procedura di sospensione, oltre che dell’eventuale annullamento della comunicazione.

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