Bollette, inverno caldissimo: il rischio stangata non è solo in fattura

Non è solo il rincaro sulle bollette a spaventare gli italiani. Evitare di pagare questa tassa (direttamente collegata alla fattura) provocherebbe guai.

Bollette multa
Foto: Web

L’approvvigionamento di elettricità diventa una necessità decisiva in prossimità della stagione fredda. L’inverno, specie se le temperature saranno le stesse dell’anticipazione assaggiata negli ultimi due giorni, richiederà un forzato ricorso ai riscaldamenti domestici. In questi casi non c’è rincaro che tenga. E nemmeno i rimedi spicci per cercare di riscaldare l’ambiente senza ricorrere a termosifoni e stufe possono garantire sufficiente protezione dalle basse temperature. Ecco perché, bollette o no, gli italiani si ritroveranno, come ogni inverno, a giostrare con la propria caldaia.

A ogni modo, la batosta in fattura non sarebbe l’unica variabile impazzita in questo caldo (sul piano dei pagamenti) inverno. Migliaia di contribuenti, infatti, sarebbero esposti al rischio di incorrere in una multa salatissima che non solo potrebbe portare a dover sborsare 600 euro ma anche a ritrovarsi davanti alla possibilità di dover scontare due anni di carcere. Nei casi più gravi chiaramente. E il brutto è che il grosso rischio è connesso non solo alla fattura dell’energia elettrica ma alla sua declinazione meno apprezzata dagli italiani.

Bollette, allarme Canone Rai: cosa rischia chi non lo paga

Non è un mistero che, ormai da diversi anni, la stragrande maggioranza degli italiani abbia visto associare alla fattura dell’elettricità anche un’altra tassa. Il Canone Rai nello specifico, ficcato fra le voci delle bollette della luce per evitare rischi di evasione fiscale. Sì, perché di tassa si tratta. Ed evitare di pagarla comporterebbe un reato in tal senso, a tutti gli effetti. Il che, di certo, non contribuisce a migliorare l’opinione degli italiani in merito. Il tributo, nel solo 2020, avrebbe consentito allo Stato italiano di racimolare 1,7 miliardi di euro, non tutti però confluiti nelle casse Rai. Solo 75,4 euro dei 90 previsti dalla tassa, infatti, sono destinati all’azienda.

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Solo pochi contribuenti hanno diritto all’esenzione da una tassa che, con l’inserimento nella fattura dell’elettricità, presume di fatto che ogni famiglia abbia a disposizione almeno uno strumento per usufruire dei servizi della rete nazionale. Ecco perché (esclusi i pensionati over 65 e con meno di 8 mila euro di reddito) solo dimostrando di non possederne alcuno (e si parla di televisori in grado di ricevere tali servizi) si potrà beneficiare dell’esenzione. Anche se i programmi in questione dovessero essere visualizzati su dispositivi mobili. Per questo, nei mesi scorsi, era stata avanzata l’ipotesi di ampliare la tassa anche a smartphone, iPad e iPhone vari. Ma per il momento il rischio è un altro. Omettere di pagare la tassa, infatti, può provocare sanzioni pesantissime, fino a 6 volte l’importo dell’imposta. Oltre a esporre al rischio di una denuncia. Occhio anche se si è esenti: rendere false dichiarazioni comporterebbe il reato di falso ideologico, con pene fino a 2 anni di carcere.

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