Tredicesima più alta? Il dubbio di Natale: ecco come scioglierlo

Nessun aumento in vista, in realtà. La tredicesima resterà sugli importi standard ed è possibile già verificarlo tramite l’apposito servizio online.

Tredicesima alta verifica
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Se la notizia fosse vera, sarebbe di certo un bel regalo di questi tempi. Al momento, però, sull’incremento della tredicesima per il 2021 arrivano più smentite che conferme. Anzi, sembra proprio che gli importi resteranno gli stessi, visto che non sono stati introdotti bonus né modificate le tassazioni. Resterà comunque un buon aiuto sotto Natale, anche se pensionati e lavoratori non dovranno aspettarsi chissà quali variazioni. L’importo della tredicesima per l’anno in corso sarà del tutto speculare a quelli passati. Anzi, per la verità ci sarebbe già il modo di constatarlo. Gli amministrati Inps infatti (ossia i pensionati) possono accedere tramite Spid alla loro area riservata per verificare gli importi.

Inoltre, già in questi giorni, è possibile scaricare il cedolino sia della pensione che della tredicesima di dicembre 2021. Restano fisse, invece, le date di accredito indicate dagli uffici postali della zona di residenza. Piccolo anticipo per i dipendenti della Pubblica amministrazione ma per quanto riguarda lo stipendio. Costoro potranno peraltro verificare l’importo della tredicesima già agli inizi di dicembre, collegandosi all’area riservata NoiPA.

Tredicesima 2021, date e importi di Natale

Tutto regolare dunque. Restano le stesse anche le regole di erogazione, che fanno della tredicesima una parte della retribuzione complessiva dei lavoratori a tutti gli effetti. In particolare, può essere inquadrata nella cosiddetta retribuzione differita, in quanto pur maturata in ogni mese viene erogata in una soluzione unica all’anno. Salvo le eventuali erogazioni mensili, le quali vanno però richieste e concordate. Trattandosi di gratifica, la tredicesima matura a determinate condizioni, fra le quali rientrano i casi di assenza per malattia (a patto di rientrare nel periodo massimo di conservazione del lavoro) o per maternità.

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Restano fuori dal calcolo della gratifica altri tipi di assenze, fra cui gli scioperi, i congedi parentali, i permessi e le aspettative non retribuite. A ogni modo, con almeno quindici giornate lavorative effettive o assimilate (ovvero con assenze tutelate), si matureranno i ratei sufficienti alla formazione della tredicesima. In caso di malattia, andranno detratte dalla gratifica le eventuali maggiorazioni a carico degli Istituti che fungono da assicuratori (ad esempio l’Inail o lo stesso Inps). Uniche due eccezioni, nel caso in cui il contratto applicato preveda di per sé l’integrazione indennitaria a carico dell’azienda. Oppure nel momento in cui l’indennità sia stata quantificata al lordo della quota comprensiva dell’incidenza della gratifica.

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