Covid, tornano coprifuoco e autocertificazione: ecco dove

Brutte notizie per gli abitanti di alcuni Comuni italiani che si ritroveranno a dover fare nuovamente i conti con coprifuoco e autocertificazione. Ecco dove.

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Il Covid continua, purtroppo, ad avere delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia dal punto di vista delle relazioni interpersonali che economiche. Molte, purtroppo, sono le famiglie che a causa della crisi in corso si ritrovano a dover fare i conti con una difficile gestione delle finanze personali.

Varie, in effetti, sono le misure adottate dal governo nel corso degli ultimi mesi, come ad esempio il Green Pass, anche per andare a lavorare. Se tutto questo non bastasse vi sono gli abitanti di 20 Comuni italiani che si ritroveranno, a breve, a dover fare nuovamente i conti con coprifuoco e autocertificazione. Ecco dove.

Covid, tornano coprifuoco e autocertificazione in 20 Comuni dell’Alto Adige

Negli ultimi mesi l’esecutivo ha deciso di attuare una nuova stretta per quanto riguarda la certificazione verde, con quest’ultima che è obbligatoria, a partire dallo scorso 15 ottobre, anche per andare a lavoro e non solo. Per ottenere la certificazione verde, ricordiamo, bisogna aver fatto il vaccino oppure eseguire uno dei tamponi considerati validi per il rilascio di tale certificato.

Nonostante la campagna vaccinale prosegua spedita e l’uso esteso del Green Pass, però, torna l’incubo coprifuoco e autocertificazione. In ben 20 Comuni dell’Alto Adige, infatti, sono in arrivo nuove restrizioni in seguito al superamento dei tre parametri individuati dall’azienda sanitaria. Ovvero incidenza settimanale superiore a 800 casi ogni 100 mila abitanti; copertura vaccinale inferiore al 70% dei residenti e numero di soggetti positivi al Covid superiore alle 5 unità.

In seguito al superamento dei tre parametri indicati, come si evince dall’ordinanza numero 34 del 22.11.2021, è previsto che “nei Comuni di Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria, dal 24 novembre al 7 dicembre 2021 compresi” verranno applicate “misure aggiuntive, unitamente a quelle già vigenti non incompatibili“.

Dall’utilizzo delle mascherine allo stop alle attività di ballo: le nuove restrizioni

Tra queste si annoverano il coprifuoco. In particolare tra le ore 20 e le ore 5 del giorno successivo non sono consentiti spostamenti all’interno o verso l’esterno del territorio comunale. Sono ammessi gli spostamenti solo in presenza di comprovati motivi di lavoro, salute o situazioni di urgenza. Se tutto questo non bastasse torna anche l’autocertificazione.

Sempre in base a quanto si legge nell’ordinanza in questione, infatti, per gli spostamenti durante l’orario di coprifuoco “gli interessati hanno l’onere di comprovare la sussistenza delle situazioni che consentono lo spostamento con la presentazione di un’autodichiarazione“.

Tra le altre misure si annovera quella che prevede l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2, o equivalenti, presso le attività commerciali. Per quanto riguarda gli ingressi, inoltre “Nei locali delle attività consentite è ammesso un numero di persone pari a 1 cliente ogni 10 mq, salvo nei negozi di superficie inferiore a 20 mq, nei quali sono ammessi al massimo 2 clienti contemporaneamente“.

Nuova stretta anche per i ristoranti, dove è possibile consumare solo al tavolo fino alle ore 18, con il numero massimo di persone pari a quattro per tavolo. “Sono sospesi tutti gli eventi organizzati aperti al pubblico di qualsiasi natura, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, svolti nei luoghi chiusi, sia pubblici che privati”.

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Ma non solo, “Sono altresì sospese le prove e gli spettacoli di cori e bande, nonché gli spettacoli teatrali, le attività dei cinema, le conferenze e gli incontri analoghi in presenza“. Vige inoltre l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e sono sospese le attività da ballo, “che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo, e locali simili, sia all’aperto che al chiuso“.

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