Green Pass, attenti ai controlli: cosa sta succedendo

Attenti ai controlli volti a verificare il possesso delle certificazioni verdi Covid-19, ovvero Green Pass. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Green Pass verifica
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Il Covid continua, purtroppo, ad avere un impatto negativo sulle nostre vite, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Varie le misure adottate dal governo al fine di contrastarne la diffusione, con alcune che, più di altre, hanno dato il via a un bel po’ di polemiche. Tra le misure più discusse, ad esempio, si annovera il Green Pass che, a partire dallo scorso 6 agosto, è obbligatorio per accedere a numerose attività al chiuso.

Ma non solo, a partire dallo scorso 15 ottobre fino, almeno per il momento, al 31 dicembre 2021, i lavoratori dovranno presentare la certificazione verde anche per accedere al posto di lavoro. Proprio in tale ambito, inoltre, bisogna sapere che vi sono delle novità per quanto riguarda il controllo del certificato verde da parte delle aziende. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Green Pass, attenti ai controlli: occhio alle novità sul posto di lavoro

Gli ultimi mesi il governo ha deciso di attuare una nuova stretta per quanto riguarda la certificazione verde, con quest’ultima che è obbligatoria, a partire dallo scorso 15 ottobre, per andare a lavoro e non solo. Per ottenere il Green Pass, ricordiamo, bisogna aver fatto il vaccino oppure eseguire uno dei tamponi considerati validi per il rilascio di tale certificato.

Una decisione, quella del certificato verde obbligatorio sul lavoro, che continua a portare con sé un bel po’ di polemiche, per via delle, inevitabili, ripercussioni su milioni di persone e in particolar modo sulle tasche dei lavoratori che devono fare i tamponi per accedere al luogo di lavoro.

Proprio soffermandosi sull’obbligatorietà del Green Pass sul lavoro, bisogna sapere che vi sono delle importanti novità per quanto concerne il controllo del certificato verde da parte delle aziende. Si tratta delle nuove funzionalità del servizio GreenPass 50+.

Quest’ultimo, ricordiamo, è già attivo da ottobre e viene utilizzato dai datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici, non aderenti a NoiPA, per la verifica del possesso della certificazione verde da parte dei propri lavoratori.

Al via controllo massivo dei codici fiscali dei lavoratori

Attraverso il messaggio numero 3768 del 3 novembre, l’Inps aveva già comunicato l’introduzione di una nuova funzionalità del servizio “GreenPass50+“, per l’accreditatore, “che permette di associare a ogni “Verificatore”, anche massivamente, un insieme ben definito di dipendenti, per i quali il “Verificatore” stesso potrà effettuare la verifica sul possesso del green pass“.

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Ma non solo, con il messaggio numero 3948 del 15 novembre, l’Inps ha annunciato il nuovo servizio online per il controllo massivo dei codici fiscali dei lavoratori. Grazie a questa funzionalità, in pratica, il “verificatore” può selezionare massivamente i dipendenti per i quali effettuare il controllo del Green Pass, semplicemente importando un file contenente i codici fiscali degli stessi dipendenti. In questo modo sarà possibile accelerare i tempi di verifica.

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