Bond, il guadagno sta nella scadenza: quanto fruttano quelli lunghi

Fra i titoli obbligazionari più sicuri, i Bond sono soggetti però agli umori dei mercati finanziari. Nei periodi più rosei, la duration gioca un ruolo cruciale.

Bond lunghi guadagno
Foto © AdobeStock

Scegliere i Bond come forma di investimento è una pratica che, a quanto pare, incontra parecchia resistenza da parte degli italiani. Non tanto perché non siano sicuri ma per una questione di rendimenti. Chi è leggermente addentro alla materia sa che, nonostante il rialzo avuto nei mesi scorsi, il rendimento continua a non restare al passo e il mercato delle obbligazioni finisce inevitabilmente per risentirne. Non tutti considerano, però, che accanto al deficit si pone un’opportunità. Quella dell’andamento dei titoli naturalmente, variabili a seconda dei trend di mercato e, soprattutto, soggetti a cambiamenti che possono offrire anche determinate occasioni di guadagno.

Questo vale soprattutto per i Bond a lunga scadenza. Si può scegliere di incassare le cedole fino alla data limite, oppure attendere un futuro rialzo e magari rivendere il proprio titolo obbligazionario, facendo registrare un’interessante plusvalenza. In questo caso, più la scadenza è lunga e più si registrano possibilità di guadagno. Due Bond interessanti, in questo senso, riguardano due Paesi vicini come la Grecia e l’Austria, che puntano forte su titoli a 30 e addirittura a 100 anni.

Bond a lunga scadenza: come guadagnare tanto in poco tempo

Potrebbe sembrare un paradosso il fatto di poter guadagnare presto con un Bond a lunga scadenza. Tuttavia, prendendo in esempio il Bond di Atene, si ragiona per cedola fissa all’1,875%. Un titolo di discreto successo considerando il periodo complicatissimo dal quale la Grecia è venuta fuori a fatica. La scadenza è trentennale, con rimborso nel gennaio 2052 e un’impennata registrata solo pochi mesi fa, tra maggio e agosto, con quotazione schizzata al +20%. Un periodo di stazionamento del mercato, che aveva scelto di puntare su investimenti sicuri a fronte dell’incertezza portata dalla pandemia. A partire da settembre, con la risalita dell’inflazione, si era registrato un piccolo calo, subito accantonato all’inizio di novembre.

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Va meglio in Austria, più stabile sul fronte fiscale ed economico, con Bond emessi addirittura a 100 anni (uno di questi scadrà a giugno 2120, con cedola allo 0,85%). Anche in questo caso, l’andamento del mercato ha premiato gli investitori grazie a un lungo periodo di floridità obbligazionaria, con guadagni elevati in pochi mesi (tra maggio e agosto la quotazione è volata al 31%). A ogni modo, il guadagno ragiona tramite cedola e durata: vedere il proprio titolo toccare livelli così elevati in poche settimane potrebbe ripagare anche qualora vi fosse un periodo di flessione. In linea di massima perlomeno. Giocare con la “duration” può essere redditizio ma anche costoso: dipende tutto dall’umore dei mercati finanziari.

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