Stop alla vendita di questo pane: in Italia non si potrà più acquistare

Una sentenza del Consiglio di Stato ha vietato la vendita di una determinata tipologia di pane. Vediamo di quale si tratta e quali sono le motivazioni di questa decisione

Pane
Fonte Pixabay

Il pane è l’alimento base per le popolazioni di tutto il mondo e nessuno dovrebbe mai esserne sprovvisto. Eppure una sentenza del Consiglio di Stato ha cambiato radicalmente le carte in tavola e avrà degli effetti permanenti sulle abitudini delle persone.

Il tutto è iniziato con lo stop della vendita di 20 kg di pane ad un supermercato leccese da parte dei carabinieri dei Nas. L’esercizio commerciale ha presentato ricorso, ma senza ottenere gli effetti sperati. La sentenza ha dato ragione alle forze dell’ordine e ciò ha dato vita ad precedente che farà scuola.

Perché questa tipologia di pane è stata bandita dai supermercati italiani

Ma per quale motivo era stato sequestrato il pane al supermercato pugliese? Nessuna contaminazioni o presenze pericolose all’interno. Semplicemente il Consiglio di Stato non vede più di buon occhio la vendita di pane sfuso in modalità self service, qualora questo sia precotto o surgelato.

Quindi d’ora in avanti uno dei beni più preziosi per l’alimentazione italiane e globale dovrà essere sigillato qualora venga posto nelle aree accessibili a tutti i clienti. Sicuramente da un punto di vista igienico il provvedimento appare corretto, visto che così si evita di comprare un prodotto che magari è stato maneggiato da qualcun altro in precedenza.

Inoltre così facendo si può distinguere il pane fresco (per cui ci sono stati diversi rincari) da quello precotto (questo particolare deve poi essere riportato sulla confezione). Al contempo ciò comporta una vera e propria rivoluzione all’interno dei supermercati e dei minimarket del Bel Paese.

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Quindi, niente più baguette o tartarughe sfuse (le tipologie più diffuse per quanto concerne il precotto-surgelato). Le si troveranno in appositi involucri con tanto di specifica sulla cottura.

Dal canto loro i commercianti devono tassativamente adeguarsi alla nuova disposizione. Oltre ad alla possibilità di incorrere in un multe piuttosto elevate, si presenta anche lo spettro della sospensione temporanea dell’esercizio. C’è poco da scherzare con questa sentenza, le batoste sono dietro l’angolo.

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