Bolletta del telefono, dubbi risolti: come leggere le righe piccole

Non è semplice capire a fondo una bolletta. Tuttavia, alcune indicazioni generali possono aiutare a comprendere gli importi.

Bolletta telefono
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Quando nella nostra buca delle lettere si presenta una busta chiusa con la bolletta di un’utenza, non stiamo a ragionarci troppo. La tendenza è quella di aprirla, commentare il costo, magari ritenuto troppo alto, per poi pagarla senza ritardi. Il punto non è solo l’abitudinarietà ma anche l’oggettiva difficoltà di comprendere a fondo una fattura. Specie se vengono contenute parecchie voci, molte delle quali quasi incomprensibili ai profani. Ovvero la maggior parte delle persone. Anzi, nel momento in cui si decide di contattare il fornitore per capire le ragioni del prezzo, spesso si finisce per ottenere spiegazioni che rimandano proprio al contenuto della bolletta.

Questo vale soprattutto per quanto riguarda la fattura del telefono. Dai consumi effettivi ai costi aggiuntivi, passando per percentuali varie presenti anche in gran numero, capire per quale ragione si stia spendendo una determinata cifra non è sempre facile. Eppure risulta fondamentale, così da determinare se proseguire con un fornitore oppure prendere in considerazione l’ipotesi di sostituirlo. Allo stesso modo, capire a fondo una bolletta consente di comprendere se qualcosa non stia filando per il verso giusto.

Come si legge la bolletta del telefono: attenzione a queste voci

In realtà, anche i fornitori sembrano aver pensato a questo dettaglio. Tanto che, negli ultimi tempi, le bollette sono sempre più chiare e leggibili, così da consentire al consumatore di capire a fondo quanto stia pagando e perché. Per quanto riguarda il telefono, inclusa la navigazione internet (ormai concentrate in un’unica fattura), bisogna innanzitutto sapere che le bollette sono tutte identiche, a prescindere dall’operatore. Nella prima pagina sono contenuti i dati del cliente (anagrafica, codice fiscale e indirizzo), oltre al numero telefonico o codice alfanumerico, nel caso in cui la bolletta includa il solo servizio internet. Inoltre, in questa sezione sono inclusi i codici di identificazione dell’utente titolare della fattura, oltre ai costi della fattura (compresa l’Iva) e la scadenza del pagamento, con le modalità.

Per quanto riguarda la seconda pagina, le informazioni sono incentrate sull’offerta. Ovvero la tipologia, il piano telefonico, tutto il dettaglio dei costi e le eventuali decurtazioni applicate. Ecco, quindi, la parte più complessa seppure la più importante. Qui, infatti, sono compresi i costi sostenuti in toto, incluse le informazioni sull’abbonamento e gli eventuali servizi extra. Con un abbonamento flat, quindi a importi fissi, non saranno contenute grosse sorprese, anche se il dettaglio delle spese sarà composto da parecchi numeri. Nel caso di un contratto con piano a consumi, gli importi potranno variare, così come il pagamento, in base sia all’Adsl che al traffico voce (con carichi in particolare sulle chiamate verso i cellulari e l’estero).

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Sui servizi extra, vige la possibilità di interrompere tutti quelli non richiesti o ritenuti non necessari. I gestori saranno tenuti a informare i consumatori di tutte le spese attivate, così che per loro sia possibile decidere se tenerle attive oppure archiviarle. Una regola di trasparenza che, dal prossimo anno, sarà imprescindibile per gli operatori.

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