Cashback, a volte ritornano: spunta un’ipotesi per ripristinarlo

Forse non è detta l’ultima parola. Il Cashback potrebbe essere ripristinato ma in relaziona alle spese sanitarie. Con rimborso su conto anziché detrazione.

Cashback visite mediche
Foto © AdobeStock

E se con la Legge di Bilancio 2022 tornasse il Cashback? Un’ipotesi finora quasi utopistica ma che, nelle ultime ore, avrebbe inaspettatamente ripreso quota. Non si tratta della versione classica del bonus pensato dal Governo Conte per rafforzare i consumi e aumentare le transazioni tracciabili. L’idea sarebbe quella di trasferire gli effetti del Cashback alle detrazioni Irpef per le spese sanitarie. Quindi allo sgravio fiscale del 19%, che verrebbe versato direttamente sul conto corrente del cittadino richiedente senza dover attendere la dichiarazione dei redditi.

Il tutto, naturalmente, rispetterebbe le regoli basilari dell’agevolazione, già disposte all’epoca dell’istituzione. In pratica, tutti i pagamenti dovranno avvenire tramite Pos, quindi con carte di credito e bancomat, così da dimostrare l’avvenuta transazione. Il nuovo Cashback si riferirebbe quindi esclusivamente alle spese dell’ambito sanitario, in praticamente tutti i suoi aspetti.

Cashback per le spese sanitarie: come funziona

Al momento, va detto, si tratta di una mera ipotesi. Tuttavia, così com’è, sembra aver comunque destato l’attenzione del Governo durante le discussioni sulla Manovra. L’obiettivo è favorire una maggiore disponibilità per i contribuenti, evitando di dover attendere la Dichiarazione dei redditi per poter usufruire dei rimborsi. In sostanza, una volta effettuata una spesa tracciabile relativa a prestazione sanitarie, al contribuente verrà riconosciuto il rimborso direttamente sul conto corrente, sostituendo di fatto la detrazione Irpef dal 730. Non è chiaro, tuttavia, come funzionerebbe con la franchigia.

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Sicuramente, nell’egida dell’agevolazione rientrerebbero spese relative all’acquisto di farmaci e di dispositivi medici, ma anche prestazioni specialistiche, esami di laboratorio e altri tipi di analisi. Per quanto riguarda la franchigia, la detrazione così com’è andrebbe ad applicarsi a un importo di 129,11 euro. Con l’ipotetico nuovo Cashback, sulla base di una possibile spesa di 400 euro e franchigia vigente, la detrazione del 19% consentirebbe un rimborso pari a poco più di 51 euro, oltre 70 se non dovesse essere applicata la franchigia. Al momento, comunque, il tutto è in divenire. Anche se pare che l’ipotesi abbia riscontrato già qualche parere concorde. Ad esempio da parte della Società Generale d’Informatica (Sogei), che gestisce la macchina del Fisco da un punto di vista informatico.

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