Quanto guadagna lo scenografo, una figura fondamentale sul set di ogni film

Una professione che richiede creatività, buon gusto e padronanza delle tecniche per allestire al meglio le scene. Vediamo quali sono le peculiarità di una figura fondamentale per la realizzazione di qualsiasi forma di spettacolo.

Scenografo

La scenografia è una delle arti creative che caratterizzano il mondo dello spettacolo nelle sue diverse forme: teatro, cinema, televisione.

Chi si occupa di scenografia disegna e realizza le scene in cui avverranno le rappresentazioni teatrali o le riprese. Ogni dettaglio, dagli sfondi, all’arredo, ai tessuti, alla scelta degli oggetti, alla loro disposizione nello spazio, è curato da una figura precisa: lo scenografo.

Grazie a una solida cultura di base e a uno spiccato gusto estetico, il direttore della scenografia interpreta le scene e ne cura l’intero aspetto artistico.

Lo scenografo si occupa del design

Lo scenografo è come prima cosa un disegnatore di bozzetti: parte da un’idea primaria, suggerita dalla sceneggiatura, e abbozza la sequenza delle scene.
In seguito, a partire dai dettagli e dalla trama della storia, fa un lavoro di definizione e sceglie ogni singola componente della scena, per cui diventa anche arredatore e designer: allestisce gli ambienti, ne cura l’effetto scenico a partire di colori di mobili, stoffe, utensili, fino a scegliere i minimi dettagli, come l’oggettistica e la strumentazione a supporto della recitazione.

Scenografo: ruolo e competenze

Il compito dello scenografo, seppure più definito e limitato, si fonde appieno col lavoro del regista: le due figure lavorano in simbiosi e la scenografia si trova proprio a cavallo del passaggio tra sceneggiatura e messa in scena con gli attori.

Un’ottima riuscita della rappresentazione teatrale o della ripresa cine-televisiva parte dall’interpretazione accurata dello scenografo e dalla sua prontezza e capacità di adattamento.

Affinché possa coprire il suo ruolo al meglio, lo scenografo deve avere basi solide nelle seguenti discipline:

  • storia dell’arte
  • storia del teatro e del cinema
  • fashion design
  • estetica
  • scenotecnica
  • lighting design e architettura
  • composizione dello spazio scenico
  • storia del costume

Cosa si studia per trovare lavoro nel mondo della scenografia

Gli studi per diventare scenografo sono principalmente quelli in campo artistico e architettonico: come scuole superiori, ci sono i Licei Artistici che offrono indirizzi specifici in tecniche scenografiche.

Le materie caratterizzanti sono: discipline grafiche e pittoriche, discipline plastiche e scultoree, discipline progettuali scenotecniche. Nell’ultimo decennio, sono diventate materia di studio anche le tecnologie multimediali e legate alle arti digitali: è ormai sempre più frequente trovare all’interno delle scene schermi che proiettano elaborati digitali, filmati, sfondi, anche con sovrapposizioni e composizioni di più supporti.

Per quanto riguarda la formazione specifica post-diploma, ci sono diverse le possibilità sia in ambito universitario che nell’offerta di corsi professionalizzanti.

I corsi di studio per diventare scenografi

I corsi universitari prettamente artistici sono il Dams, Discipline di Arti, Musica e Spettacolo e l’Accademia di Belle Arti. Ci sono tante possibilità di diventare scenografi anche frequentando corsi di Architettura, Storia dell’Arte, e altri corsi di stampo umanistico che prevedono lo studio di metodi e tecnologie legate alla drammaturgia e alla scenografia.

Come scuole professionalizzanti spicca per la sua ampia offerta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, col suo corso triennale specifico in Scenografia.

Scenografie e costumi

Lo scenografo può occuparsi anche della scelta dei costumi: non è raro che la stessa figura professionale si occupi di tutte le scelte stilistiche, comprese quelle relative all’abbigliamento degli attori.

In genere questa è la prassi nel caso di messa in scena di opere liriche o teatrali; è meno frequente in caso di riprese televisive o per il cinema, in cui le sequenze di ripresa prevedono un numero molto più alto di cambi di scena e conseguenti cambi d’abito.

C’è quindi un legame particolare da intessere anche in questo senso: scenografo, regista e costumista lavorano in stretta simbiosi e devono necessariamente collaborare per scambiarsi idee, informazioni e suggerimenti.

Quanto guadagna uno scenografo?

L’attività lavorativa dello scenografo è molto varia: negli ultimi anni si è estesa la sua area di intervento anche nella progettazione di spazi espositivi sia al chiuso che all’aperto, per l’allestimento di palchi per concerti, negli show-room, nelle fiere, negli spazi museali e per mostre e vernissage.

Pertanto, i compensi sono stabiliti per le singole prestazioni e uno scenografo può seguire contemporaneamente più progetti.

Uno scenografo esordiente si stima che possa ricevere una retribuzione base: 1200-1300 € mensili. Cifre che aumentano man mano con la sua bravura e notorietà. Dai dati Inps risulta che gli scenografi più affermati percepiscano uno stipendio medio intorno ai 4000-5000 € mensili.
In genere, gli scenografi che ricevono compensi maggiori sono quelli che si occupano di teatro: di fatto, nelle rappresentazioni teatrali, lo sceneggiatore riveste un ruolo più impegnativo, ricoprendo anche gli aspetti legati ai costumi e ai repentini cambi di scena necessari durante la rappresentazione dal vivo.

Premi cinematografici per la migliore scenografia

Come per la regia e la sceneggiatura, sono tanti i premi che periodicamente vengono assegnati ai professionisti per le migliori scenografie cinematografiche. I più celebri sono i David di Donatello, La Palma d’Argento per film che concorrono ai rispettivi festival, di Cannes e di Venezia, e naturalmente gli Oscar.

Da menzionare, anche gli Emmy per i programmi televisivi, il Premio Ubu per il teatro, e Scenaria, il primo festival Internazionale dedicato esclusivamente alla Scenografia.

In Italia c’è una ricca tradizione di sceneggiatori, in particolare per teatro e lirica. Per quanto quella dello scenografo resti una professione poco in vista e di nicchia, la nascita di un Festival dedicato rappresenta sicuramente una buona premessa per il futuro. Studenti e aspiranti sceneggiatori possono sognare in grande anche guardando al mercato del lavoro nazionale, che offre continuamente delle ottime opportunità.

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Riviste di scenografia per mantenersi aggiornati

Per chi è interessato a restare aggiornato sui temi e le avanguardie dell’arte della scenografia, di seguito un breve elenco di riviste di settore e raccolte tematiche:

  • The Scenographer, rivista dello Study Centre for Scenic Arts (SCSA) di Roma
  • Sipario, rivista di Teatro, Scenografia, Cinema della Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron
  • Scenografia e Costume, dell’Associazione Italiana Scenografi, Costumisti, Arredatori
  • Disegni di Scenografia a cura della Fondazione Giorgio Cini
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