Regista cinematografico: cosa studiare per diventarlo e quanto guadagna

Il regista cinematografico: una professione molto ambita, che richiede conoscenze approfondite in praticamente tutti i campi della produzione artistica. 

come diventare regista
regista foto facebook

Il regista cinematografico: una professione molto ambita, che richiede conoscenze approfondite in praticamente tutti i campi della produzione artistica e che necessita di una grande dose di intraprendenza e creatività. Vediamo nel dettaglio cosa fa il regista, quali sono gli studi da compiere, e quanto guadagna un regista cinematografico.

Cosa fa il regista?

Il regista è la figura professionale che si occupa della realizzazione di un film: partendo dalla sceneggiatura scritta, realizza l’opera attraverso la produzione e il montaggio dei materiali audiovisivi, la direzione della squadra degli artisti e dei tecnici (occupandosi direttamente di dialoghi, luci, suoni…), e cura ogni altro aspetto relativo al film e alle necessità di produzione che si presentano in corso d’opera.

Lavora in strettissima collaborazione con gli scenografi e spesso lavora anche al fianco dello sceneggiatore, per apportare modifiche necessarie o integrando e modificando dialoghi e scalette temporali

Talvolta il regista è lui stesso sceneggiatore dell’opera: più spesso, una volta presa in mano la sceneggiatura scritta da altri, può prendersi l’onere di modificarla o di adattarla ai propri gusti, al contesto, alle caratteristiche degli attori, etc.

Gli studi per la formazione ideale del regista

In tutta la cinematografia il ruolo di regista è uno dei più complessi e articolati: gli interventi di regia spaziano su numerosi aspetti e le competenze da mettere in campo devono essere solide e multisfaccettate. Vediamo quali sono le possibilità per avvicinarsi a questo mondo e crearsi una formazione ad hoc.

I percorsi di studio previsti per aspiranti professionisti della cinematografia sono diversi e distribuiti nei vari livelli di istruzione: si va dalle scuole superiori, che possono prevedere dei percorsi ad hoc, a scuole professionalizzanti accessibili dopo il diploma, alla formazione universitaria.

Scuole secondarie superiori:
Istituti professionali – Servizi Culturali e dello Spettacolo
Istituto tecnico – Grafica e Comunicazione
Liceo artistico – Indirizzo Audiovisivo e Multimediale

Scuole post-diploma
Le scuole di cinema più prestigiose e riconosciute per una formazione post-diploma in tecnologie audiovisive:
Centro Sperimentale per la Cinematografia di Roma
Istituto Roberto Rossellini di Roma
Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti Milano
A queste si affiancano corsi e scuole minori sparse in tutta Italia che trattano le materie principali da affrontare per prepararsi al meglio su tecniche e pratiche della cinematografia: Regia, Sceneggiatura, Scenografia, Fotografia, Montaggio, Produzione, Recitazione, Costume, Suono.

Formazione Universitaria
Sono diverse le sedi universitarie italiane che propongono corsi a tema e indirizzi specifici all’interno della loro offerta formativa;
Accademia di Belle Arti
Corsi interdisciplinari ì ad indirizzo Spettacolo – Tecnologie per i Media
DAMS Discipline Arte Musica e Spettacolo

Come muovere i primi passi da regista?

Gli studi appena descritti possono rappresentare una opportunità per gli aspiranti registi, ma non sono assolutamente necessari né sufficienti per avviare una carriera.
Per muovere i primi passi è fondamentale inserirsi nel mondo della produzione intessendo le giuste reti di conoscenze, proponendosi come collaboratore, aiuto regista, partecipando a concorsi con le proprie realizzazioni.

In poche parole, il lavoro di regista è un lavoro che si consolida essenzialmente sul campo, la professionalità si costruisce con la pratica e con la possibilità di partecipare a progetti importanti.
Non è richiesto alcun titolo di studio specifico, ma sono necessari conoscenze, spirito critico, intraprendenza, meticolosità, caparbietà, creatività.
La prassi vuole che un aspirante professionista, ai suoi esordi, realizzi dei cortometraggi autoprodotti attraverso i quali proporsi, per far comprendere quali siano le tecniche che padroneggia meglio, il suo stile, il suo livello di confidenza col set di produzione.

Quanto guadagna un regista?

Il regista di norma lavora come autonomo e presta la sua opera in accordo coi produttori, prendendo un cachet che può variare molto in base alla notorietà del regista e dei suoi successi passati.
Un regista esordiente, che lavora come unico direttore dei lavori, guadagna circa 3000 euro settimanali. (fonti Istat)

Col procedere della carriera, il regista potrà alzare i compensi richiesti e arrivare a concordare cifre maggiori; in ogni caso in Italia, l’industria cinematografica ha delle dinamiche diverse da quelle per esempio americane, è difficile che si arrivi a paghe a molti zeri.
I produttori che investono grosse cifre sulla produzione di pellicole sono veramente rari in Italia e spesso i registi di maggiore calibro scelgono di spostarsi e lavorare negli Stati Uniti.

Come si diventa regista affermato?

Il regista dirige l’intera equipe coinvolta nella realizzazione del film: si occupa della direzione di tutti i lavori, dalla recitazione degli attori agli aspetti più tecnici legati a montaggio, gestione del suono e della fotografia.
La bravura del regista sta nel saper gestire ottimamente ogni singola fase della creazione del film: dalla scelta della sceneggiatura, ai provini iniziali per la scelta degli attori, a tutti gli aspetti tecnici, la gestione del budget e degli imprevisti che si presentano sul set.

Il regista deve dare prova di avere autorità, ma anche grande empatia e capacità di ascolto: la troupe lavora al meglio quando ogni singolo professionista si sente compreso e accompagnato nel suo lavoro.

Pertanto, oltre alle competenze tecniche di alto livello, sono indispensabili una grande inventiva e allo stesso tempo una spiccata abilità di problem solving.

I registi italiani contemporanei più quotati

In Italia ci sono stati registi illustri di fama internazionale, che tuttora sono apprezzati e presi come modelli insostituibili di riferimento: Fellini, De Sica, Leone, Antonioni, Pasolini, Rossellini, Visconti.
Tra i contemporanei, i registi più quotati e pluripremiati sono:
Paolo Sorrentino
Matteo Garrone
Luca Guadagnino
Gabriele Muccin
Stefano Sollima
Leggendo le loro biografie e visionando le loro opere, si può comprendere al meglio quali siano le loro capacità, i loro stili e il loro modo di interpretare le sceneggiature e capire quali possano essere le doti più apprezzate dal pubblico e dai critici cinematografici.

I premi alla regia più prestigiosi

I premi cinematografici si dividono in premi legati ai festival, quindi legati a concorsi, in cui il film viene presentato al pubblico per la prima volta; di solito i film vincenti sono film d’autore o inerenti argomenti di nicchia.
Poi ci sono premi che considerano i film usciti nelle sale durante l’anno e ne valutano la qualità e l’impatto sul pubblico.

Sono in genere film dal maggiore valore commerciale e che hanno avuto una maggiore pubblicità e impegno nella distribuzione.
Premi legati a concorsi:
Leone d’oro – Festival di Venezia; Palma d’oro – Festival Di Cannes
Premi annuali post-uscita delle produzioni, e organizzazioni che li assegnano:
Oscar, Academy Awards; Golden Globe, Hollywood Foreign Press Association; David di Donatello assegnati dall’ Accademia del Cinema Italiano; Nastro d’Argento, assegnato dal Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici italiani.

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