Pensione: come farsi riconoscere gli aumenti e gli arretrati dall’Inps

Esiste un modo per ottenere un aumento dell’assegno della pensione e addirittura gli arretrati fino a cinque anni. Scopriamo come funziona questo servizio Inps

Pensione
Fonte Pixabay

La pensione è una questione che va sempre monitorata dai percettori. Chi pensa di mettersi in poltrona e aspettare che arrivi l’assegno mensile fa un grave errore che potrebbe ledere i propri interessi.

Infatti va sempre verificato l’importo percepito per capire se è stato calcolato correttamente. Inoltre per coloro che non sono soddisfatti di quanto incassano, esiste la possibilità di richiedere un aumento.

Entrambe le procedure però richiedono un apposito strumento scaricabile direttamente dal portale dell’Inps. Andiamo a vedere di cosa si tratta nello specifico.

Pensione: ecco l’apposita domanda per far avere aumenti e arretrati dell’Inps

Per chi non avesse ancora ben compreso, stiamo parlando del modello Obis/M, ovvero il certificato di pensione che l’Inps rilascia all’inizio di ogni anno. In questo prospetto sono presenti tutte le informazioni inerenti alle pensioni in pagamento. Si può scaricare dal sito dell’Istituto di Previdenza nella sezione “Prestazioni e Servizi” muniti delle proprie credenziali di accesso.

Consultandolo a dovere potrebbe emergere la mancanza di alcuni importanti spettanti. Un fattore di non poco conto, che potrebbe essere molto utile ad aumentare la prestazione mensile del singolo pensionato. 

In gergo tecnico queste somme si chiamano “diritti inespressi”. Sono quelli che pur spettando di diritto al pensionato, non vengono riconosciuti direttamente dall’Inps. Ne hanno diritto i titolari di pensione minima con almeno 65 anni, i titolari di assegno familiare per reddito basso e i disabili al 100%.

Per poter godere di questo beneficio, va tassativamente presentata l’apposita domanda all’Inps con tutta la documentazione necessaria. Nello specifico dovrà effettuare una domanda di ricostruzione in cui indicare il motivo per cui si richiede il ricalcolo della pensione e la data a partire dalla quale si ha diritto all’aumento.

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Si rammenta che la domanda può avere effetto retroattivo. Il che consente di recuperare fino a 5 anni precedenti. I diritti inespressi maturati in un periodo precedente invece andranno persi. Per effetto di ciò, è bene tenere sempre la situazione sotto controllo.

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