Green Pass, Italia si allinea alla Francia: ecco fino a quando sarà obbligatorio

L’Italia potrebbe optare per il modello francese per quanto riguarda il Green Pass obbligatorio. Vediamo fino a quando potrebbe essere indispensabile 

green pass obbligatorio
Foto © AdobeStock

Il Green Pass potrebbe far parte delle nostre vite ancora per un po’. Nonostante lo stato di emergenza duri fino al 31 dicembre 2021, diversi strumenti di cautela potrebbero comunque rimanere in vigore, tra cui proprio l’obbligo di esibizione del certificato verde nei principali luoghi di aggregazione. 

L’Italia non vuole abbassare la guardia. Il lento e graduale ritorno alla normalità sta favorendo la ripresa delle attività commerciali e un nuovo stop potrebbe rivelarsi più deleterio che mai. 

Fino a quando ci sarà il Green Pass obbligatorio in Italia?

Per questo così come già accaduto in Francia, anche nel Bel Paese il Green Pass potrebbe essere confermato anche nella prima parte del 2022, nella fattispecie fino al 31 luglio. Gli organi politici d’Oltralpe hanno già varato un disegno di legge in tal seno e dopo l’approvazione dell’Assemblea Nazionale (equivalente della nostra Camera dei Deputati), si aspetta la risposta del Senato. 

Tornando ai fatti di casa nostra, seppur finora non ci siano state avvisaglie, lo stato di emergenza potrebbe essere prorogato a causa delle nuove varianti e per il peggioramento della situazioni in altri paesi dell’Europei come Romania, Bulgaria e Regno Unito. 

Con lo stop dello stato di emergenza il 31 dicembre, anche la campagna vaccinale potrebbe subire una brusca frenata visto che a quel punto verrebbe meno il Green Pass. Il Governo però non sembra orientato a correre rischi, tanto da voler optare per una terza dose di vaccino per lasciarsi definitivamente alle spalle la pandemia.

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Inoltre non vuole perdere di vista l’obiettivo di arrivare al 90% di cittadini vaccinati e interrompendo l’obbligo di Green Pass dopo Natale sicuramente questa soglia non si raggiungerebbe.

Quindi chi pensa di cavarsela con i tamponi per qualche mese per poi sperare nel “tana libera tutti” probabilmente sta sbagliando i propri conti. Qualora questa idea dovesse diventare ufficiale c’è da aspettarsi una brusca reazione da parte delle persone contrarie, che sicuramente si mobiliteranno per manifestare il proprio dissenso.

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