Bonus prima casa, attenzione a non giocare con il Fisco: chi non si trasferisce in fretta paga

Bonus prima casa, l’iter deve essere concluso in fretta. Chi tenta di imbrogliare il Fisco finirà per pagare ogni spesa in autonomia e potrà dire addio al risparmio. 

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La sentenza della Corte di Cassazione non lascia dubbi, con l’Agenzia delle Entrate non si scherza. La richiesta del Bonus prima casa darà il via ad un iter che dovrà essere concluso nei tempi stabiliti, trasferimento incluso. La diatriba tra un contribuente e il Fisco si è, infatti, conclusa con una decisione a favore dell’ente. Pur avendo venduto un’immobile e proceduto all’acquisto di una nuova casa entro l’anno stabilito, il mancato trasferimento da parte del contribuente ha invalidato la richiesta del Bonus. La Corte ha, dunque, stabilito l’obbligo di versare le spese di registrazione e i costi del passaggio di proprietà. Questo perché le condizioni della misura sono chiare. Si può usufruire dell’agevolazione solamente per acquistare un immobile destinato ad abitazione principale.

Bonus prima casa, come funziona l’agevolazione

L’agevolazione fiscale è dedicata a tutti coloro che intendono acquistare un immobile da adibire ad abitazione principale. L’obiettivo della misura è alleggerire le spese di coloro che intendono creare una famiglia allargando gli sconti ai richiedenti di età inferiore ai 36 anni. Gli sconti del bonus riguardano principalmente le spese su tasse e imposte da corrispondere per acquistare e registrare in nuovo immobile di proprietà. Nello specifico, i beneficiari dell’agevolazione usufruiranno dell’imposta di registro del 2% invece del 9% mentre le imposte catastali e ipotecarie saranno pari a 50 euro cadauno. Queste indicazione sono relative all’acquisto da un privato.

Comprando da un costruttore con partita IVA, invece, i beneficiari pagheranno l’imposta sul valore aggiunto calcolata sul prezzo di acquisto dell’immobile. L’aliquota sarà del 4% e le imposte catastali e ipotecarie pari a 200 euro.

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Come fare richiesta del bonus

Il Bonus prima casa è un’agevolazione che si presenta non sotto forma di erogazione di denaro ma come sconto sulle tasse. Di conseguenza, il beneficiario non dovrà avanzare alcuna domanda ed attendere l’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Unica condizione è presentare nel momento della stipula del contratto un’autodichiarazione in cui si mette per iscritto di trovarsi nella posizione legittima di richiesta delle detrazioni fiscali. La responsabilità di quanto dichiarato è penalmente perseguibile.

Gli sconti saranno, dunque, applicati ma, come già detto, potrebbero essere revocati in qualsiasi momento qualora il beneficiario non rispetti determinate tempistiche. Nello specifico il trasferimento nell’immobile acquistato dovrà avvenire entro 18 mesi dalla data di registrazione del contratto.

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