Canone Rai, il nodo dei dispositivi mobili: chi paga la tassa

Il pagamento del Canone Rai su smartphone e tablet è solo un’ipotesi. E nemmeno di grande successo. La quale avrebbe comunque una limitazione.

Canone Rai
Foto: Web

I novanta euro più detestati in assoluto. Eppure il Canone Rai viene pagato senza obiettare, perché di rinunciare ai servizi televisivi. E’ vero, con i dispositivi tecnologici più recenti, a ben vedere, il televisore potrebbe essere uno strumento superfluo. Ma i collegamenti sempre più affinati fra smartphone vari e tv rende quest’ultima qualcosa ancora di estremamente funzionale al nostro svago domestico. Del resto, anche gustarsi una serie tv su uno schermo di tutto rispetto è decisamente un’altra cosa.

Il binomio televisore-Canone Rai resta quindi un dato assodato. E il fatto che, teoricamente, i servizi della rete pubblica possono essere accessibili anche tramite smartphone, iPhone e iPad vari, nelle ultime settimane ha stuzzicato non poco l’attenzione dell’amministrazione Rai. L’ad del Gruppo, Carlo Fuortes, paragonando l’importo della tassa con quello degli altri Paesi europei, ha avanzato la proposta di estendere anche ai dispositivi mobili gli effetti del Canone. Ipotesi che, naturalmente, non ha mancato di provocare determinate reazioni.

Canone Rai sui dispositivi mobili: reazioni all’ipotesi

Il problema sarebbe da ricercare nelle entrate della televisione pubblica italiana. Le quali, secondo l’amministratore delegato, rispetto agli impegni assunti non sarebbero state congrue. La cifra si attesterebbe a 792 milioni di euro in meno, tanto da aver richiesto un intervento al Governo. Non solo in modo da allargare l’ombra del Canone Rai, ma anche per adeguarsi agli standard europei. A oggi, come detto, la tassa sulla rete televisiva nazionale si attesta a 90 euro, ripartita in diverse fatture allegate alla bolletta dell’elettricità. Comunque cifre al di sotto degli standard europei. Il che non l’ha comunque messa al riparo da critiche ripetute.

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Figurarsi se dovesse essere dirottata su smartphone e tablet. Al momento, tale disposizione non è prevista ma, secondo l’ad del Gruppo Rai, potrebbe essere una buona soluzione per rimanere in linea di galleggiamento. Il Canone Rai è attualmente dovuto una volta sola a famiglia. Il che significa che, anche in presenza di più televisori, la tassa si pagherà sempre per una sola volta l’anno. Ecco perché un tale principio dovrebbe essere applicato anche ai dispositivi mobili. Quindi, pagato una sola volta in generale e non per ogni dispositivo. Al momento, tuttavia, l’ipotesi non ha riscosso grande successo. Nemmeno a livelli istituzionali.

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