Lo stipendio di chi lavora per Brunello Cucinelli: terno al lotto o amara realtà?

Cercare lavoro non è mai un’impresa facile: sono davvero poche le realtà serie che possono garantire una sicurezza lavorativa e uno stipendio adeguato. Sei appassionato di moda? Forse vale la pena scoprire quanto guadagna chi lavora per Brunello Cucinelli.

Bruno Cucinelli

Il nome Brunello Cucinelli non ha certo bisogno di presentazioni. Si tratta di uno dei top miliardari d’Italia, classe 1953. Nato in un piccolo borgo medievale in provincia di Perugia è noto per il suo successo imprenditoriale nel campo della maglieria Made in Italy. Più precisamente nella produzione di capi d’abbigliamento in cashmere. È il 1978 e Cucinelli, nonostante la sua provenienza da una formazione tecnica, segue un’ispirazione nata dalla sua unione con Federica Benda (poi diventata moglie). Possedeva un piccolo negozio di abbigliamento in paese. L’idea geniale? Tingere i capi in lana cashmere e lanciare un nuovo prodotto sul mercato. Ad oggi può sembrare scontato comprare un bel maglione di lana pregiata dai colori brillanti. In quegli anni, in un mercato come quello del tessile già abbastanza saturo ma in cui mancavano articoli di questo genere, l’idea si rivelò vincente. Dall’apprezzamento iniziale proveniente soprattutto dal mercato tedesco, il successo arriva quasi istantaneamente anche in Italia. Cucinelli decide di investire ulteriormente nel paese natio. Dopo il matrimonio con Federica, l’azienda viene spostata a Solomeo, luogo sempre amato da entrambi, e di lì l’ascesa al successo.

Lo spirito etico dell’impresa di Bruno Cucinelli

Ciò che contraddistingue Cucinelli da altri grandi imprenditori è lo spirito etico. La sua personalità da sempre ha guidato il successo della sua impresa. Una realtà vista non soltanto come produttrice di ricchezza. Il suo è un esempio vissuto da tutti gli attori partecipanti come sviluppo e sogno di un capitalismo che non tolga dignità all’uomo ma anzi la valorizzi appieno. In più interviste Bruno Cucinelli ha sempre affermato quello che è il suo pensiero: “Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Sogno una forma di capitalismo umanistico contemporaneo con forti radici antiche, dove il profitto si consegua senza danno o offesa per alcuno, e parte dello stesso si utilizzi per ogni iniziativa in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni culturali”. In queste poche ma forti parole, risiede tutta la forza che ha portato – meritatamente – Bruno Cucinelli ad essere ciò che è oggi: un uomo di successo rispettato su tutti i fronti.

Dal punto di vista finanziario, dopo anni sempre in crescita e un 2018 da record. La “Brunello Cucinelli Spa” vanta quasi 300 milioni di euro di ricavi all’anno. Valori positivi che si assestano dall’8 al 10% di anno in anno che sembrano non volersi più fermare.

Lavorare per la sua azienda pare dunque un traguardo assolutamente da raggiungere. Ma tra le mura del suo stabilimento regna davvero il benessere economico tanto decantato? Andiamo a scoprirlo.

Quanti lavorano per Brunello Cucinelli?

Il capitale umano – e mai come in questo caso il termine è azzeccato – dell’azienda di Cucinelli è costituito da più di 1.700 dipendenti interni. L’indotto coinvolge esternamente migliaia di collaboratori. La produzione è concentrata nello stabilimento umbro. Qui l‘azienda crea, grazie alle mani esperte di sarti, designer e operai addetti ai macchinari, capi d’abbigliamento, maglieria e pelletteria. I distaccamenti in Toscana, Veneto, Marche e Lazio completano la realizzazione delle collezioni di capispalla, calzature, confezioni speciali e lavorazioni artigianali su tessuti. Un terzo dell’Italia dunque è impiegata a portare avanti il progetto etico-economico imprenditoriale di Brunello Cucinelli.

Quali figure professionali operano nell’azienda di Brunello Cucinelli

All’interno degli immensi stabilimenti, si trovano impiegati di vario tipo. Operai, magazzinieri, tecnici specializzati, sarti, ma anche figure manageriali, addetti alla Comunicazione e Marketing, Sales expert e ovviamente addetti alla Logistica e al Delivery. Ognuno con il suo preciso compito o mansione, contribuisce ogni giorno a mandare avanti questa macchina. Un meccanismo che crea non solo ricchezza economica ma anche benessere e prosecuzione del suo sogno, che è sempre stato quello di “Abbellire l’Umanità”. Certo Cucinelli non fa beneficenza, ma utilizza le sue grandi doti imprenditoriali per contribuire concretamente al benessere economico del Paese.

Come inviare il Curriculum all’azienda di Cucinelli?

L’idea di lavorare per questa grande azienda ti alletta? Sicuramente la concorrenza è alta ma forse vale la pena tentare. Bruno Cucinelli ha una pagina sempre disponibile sul sito ufficiale con le posizioni aperte e le figure professionali ricercate. Anche dare un’occhiata ai vari Store e Boutique presenti in tutta Italia non è una cattiva idea. Presentarsi direttamente con un curriculum valido è sempre un tentativo da fare. Ma una volta assunto, quanto guadagnerai? Vediamo se le buste paghe dei dipendenti di Bruno Cucinelli sono come ci si aspetta.

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Quanto posso guadagnare se vengo assunto da Brunello Cucinelli

In base alle diverse specializzazioni, si può trovare posto in uno dei settori della grande azienda guidata da Brunello Cucinelli. Dalla produzione alla logistica, dall’analisi di mercato alla manutenzione dei locali, sono davvero molteplici i compiti che possono essere assegnati. E le buste paga? Ecco quanto guadagnano i vari tipi di dipendenti di Cucinelli.

Gli stipendi dei dipendenti di Bruno Cucinelli secondo le mansioni

Un sarto entry level può vantare uno stipendio iniziale di 1.300€ netti al mese, lavorando dalle 8 alle 17.30 compresa una pausa pranzo. Cucinelli è una persona molto precisa in questo senso, e non sono previste ore di lavoro extra al di fuori della giornata programmata nei minimi dettagli. Una collaboratrice esterna, che magari offre saltuariamente la propria opera di cucito, può guadagnare anche 1.200€ al mese. Una segretaria può vantare fin dal primo mese di assunzione anche 1.700€ al mese netti. Un magazziniere se la passa ancora meglio, con i suoi 1.500-1.600€ netti al mese. Parliamo di stipendi standard che non tengono conto dei vari scatti di anzianità e/o livelli di esperienza o specializzazione, o dei vari benefit che Cucinelli concede a tutti i suoi collaboratori.

Quanto guadagnano i manager di Bruno Cucinelli

Le figure manageriali sono ovviamente più retribuite. Chi è a capo di un settore e opera nel controllo vendite, pubblicità o sicurezza può vedere molto facilmente stipendi dai 40 ai 60.000€ annui. Indipendentemente dal trattamento economico, l’azienda perugina è considerata una tra quelle che offre condizioni migliori e valorizzazione alle risorse umane. Forse non a caso i Sindacati non sono nemmeno presenti all’interno di questa invidiabile realtà.

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