PostePay, il pericolo è dietro l’angolo: come difendersi dalla truffa letale

Attenzione ai trucchi dei truffatori. La PostePay potrebbe passare di mano senza destare sospetti. Se dovesse accadere, ecco i passaggi da seguire.

Truffa conti PostePay
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Che si tratti di banche o clienti, il succo non cambia poi molto. Quando si tratta di truffe, chi si cela dietro ha sempre il medesimo obiettivo: ottenere soldi e dati altrui. In un momento storico in cui ci si trova di fronte a una massiccia digitalizzazione, anche nelle operazioni più semplici, e nel quale il ricorso all’online occupa praticamente ogni momento della nostra vita, è chiaro che strumenti di difesa e precauzioni varie diventino fondamentali. Specie quando si utilizzano dei mezzi di pagamento come le PostePay.

Negli ultimi giorni, infatti, sono arrivate numerose segnalazioni per dei furti che hanno come vittima proprio i possessori di PostePay. Centinaia di utenti si sarebbero ritrovati di fronte a sensibili ammanchi di denaro su diverse tipologie della carta, sia su modello Standard che Evolution. Ma nemmeno le ricaricabili sarebbero scampate alla tagliola. Perlopiù, dovrebbe trattarsi di operazioni di clonazione e, quindi, di utilizzi illeciti della carta da parte di altre persone.

PostePay, allarme truffa: gli strumenti per evitarla

Acquisti su store digitali, come Google e Apple, sarebbero le operazioni più eseguite dai truffatori. Ma anche prelievi indebiti, da non meno di 60 euro al giorno e piccole operazioni da importi esigui. Tutto possibile dal momento in cui, di fatto, la PostePay passa di mano. E si tratterebbe di fenomeni sempre più frequenti, tanto da aver spinto Poste Italiane a disporre un numero verde per inoltrare eventuali segnalazioni (800.00.33.22). Ma, considerando che strumenti come la PostePay risultano particolarmente esposti all’azione dei truffatori, è necessario seguire delle piccole istruzioni per l’uso, comunque importanti per evitare di ritrovarsi protagonisti di spiacevoli esperienze.

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La difesa passa innanzitutto dalla presa di coscienza della truffa in corso. Nel momento in cui ci si rende conto che la nostra carta è soggetta a operazioni illeciti da parte di terze persone, la prima mossa è quella di bloccare il metodo di pagamento (si tratti di ApplePay o GooglePay), operazione che impedirà di utilizzare la carta anche a noi stessi. Dopo la relativa segnalazione al numero verde, occorrerà sporgere querela contro ignoti a Carabinieri o Polizia. Ultimo step, la richiesta di rimborso delle somme sottratte indebitamente. A occuparsene, a norma di legge, saranno proprio le Poste. A meno che non si decida di procedere con la richiesta presso gli stessi store in cui il denaro è stato illecitamente utilizzato. Il passaggio dell’informativa a Poste resta comunque fortemente consigliato, anche perché alla querela dovrà essere allegata una copia dell’estratto conto che attesta le operazioni incriminate.

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