Pensione, attenti ai debiti con l’Inps: cosa può succedere

Cosa succede alla pensione nel caso in cui si abbiano dei debiti pregressi con l’Inps? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.

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Il lavoro è senz’ombra di dubbio importante, in quanto ci permette di ottenere quella fonte di reddito necessaria per riuscire a far fronte alle varie esigenze quotidiane. Dall’altro canto, alle prese con i vari impegni e scadenze, non si può negare che sia anche fonte di preoccupazioni. Da qui il desiderio di molti di poter finalmente andare in pensione.

A tal fine, come noto, bisogna possedere determinati requisiti, sia anagrafici che contributivi. Non sempre, però, le cose vanno come sperato e in alcuni casi ci si può ritrovare a dover fare i conti con degli spiacevoli inconvenienti. Lo sanno bene coloro alle prese con debiti pregressi con l’Inps che si chiedono cosa può accadere alla pensione in questo caso. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Pensione, cosa succede a chi ha debiti con l’Inps: tutto quello che c’è da sapere

Entro la fine dell’anno l’esecutivo a guida Draghi dovrebbe portare a termine la riforma delle pensioni, con molti che sono in attesa di scoprire quali novità verranno introdotte in tale ambito. Nel frattempo, inoltre, sono in molti a chiedersi cosa possa accadere alla propria pensione in caso di debiti pregressi con l’Inps. Quest’ultimi, come è facile immaginare, possono essere accumulati in seguito a dei versamenti non effettuati, come ad esempio quelli dei contributi previdenziali obbligatori.

Ebbene, chi ha dei debiti pregressi con l’Inps deve sapere che quando viene erogata la pensione scatta il pignoramento. Quest’ultimo viene attuato prestando attenzione a delle regole precise.  In particolare è bene ricordare che il pignoramento può essere fatto solo fino al 20% della parte eccedente il reddito minimo. L’importo di quest’ultimo, per il 2021, è pari a 640 euro.

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Questo vuol dire che se la pensione è inferiore o uguale a questo importo minimo, il pignoramento non può essere fatto. Se invece l’importo è superiore al minimo vitale, l’istituto di previdenza potrà procedere con il relativo pignoramento, solo per il 20% della parte eccedente. In ogni caso, come è facile intuire, anche in caso di debiti pregressi si ha diritto alla pensione, purché in possesso dei requisiti anagrafici e contribuitivi richiesti.

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