Green Pass obbligatorio a lavoro: in quali settori si rischia il blocco

In alcuni settori lavorativi potrebbe esserci una vera e propria paralisi a causa dell’istituzione del Green Pass obbligatorio. Vediamo quali rischiano di più

Green Pass
Foto © AdobeStock

L’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio sul posto di lavoro potrebbe generare un vero e proprio boomerang. Ci sono infatti ancora 3 milioni di lavoratori che per scelta personale hanno deciso di non vaccinarsi e che quindi dovranno fare ricorsi ai tamponi per poter lavorare.

Le farmacie rischiano di andare in tilt visto che passeranno da circa 300mila tamponi giornalieri a poco più di 1 milione. Tutto questo in nome della continuità lavorativa. Il settore farmaceutico non è l’unico che rischia di incorrere in problematica. Sono tanti i comparti che per svariate ragioni legate al certificato verde potrebbero andare in contro ad una paralisi. 

Green Pass: i settori in cui è più alta la possibilità di blocco

Basti pensare alle colf e badanti spesso provenienti dall’est europeo che si sono sottoposte a vaccini non riconosciuti dall’Ema con lo Sputnik V e il Sinovac. Tra gli altri lavori a forte rischio ci sono anche quelli nei porti, su tutti quello di Trieste.

Nella città giuliana hanno annunciato blocchi ad oltranza nonostante le aziende portuali abbiano dato la disponibilità a pagare i test covid fino alla fine dell’anno. Situazione analoga per il porto di Genova, dove i lavoratori sono stati rassicurati sulla somministrazione gratuita dei tamponi.

Sul piede di guerra ci sono anche gli autotrasportatori. In questo caso bisogna considerare anche le merci che dovrebbero essere consegnate, che almeno nella giornata di venerdì 15 ottobre non arriveranno a destinazione. Circa il 30% degli impiegati nel settore non sono vaccinati, altri invece versano nella medesima situazione di colf e badanti. A tuto ciò si aggiunge la difficoltà che hanno le aziende nel trovare nuova forza lavoro in un lasso di tempo così breve.

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Non se la passa tanto meglio il trasporto pubblico, dove circa il 20% del personale risulta ancora sprovvisto di pass vaccinale. Il 15 ottobre quindi, non sono da escludere dei blocchi di bus, autobus e metropolitane nelle principali città italiane. Anche in questo caso però le società si stanno muovendo per venire in contro ai propri dipendenti.

Incredibile ma vero, i disagi riguarderanno addirittura le forze dell’ordine, dove ci sono convinti no-vax che rischiano di mandare in tilt il comparto della sicurezza. Scioperi in vista anche in alcune aziende e per i lavoratori nei campi.

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