Conto cointestato, occhio all’errore: il gesto che potrebbe costarvi caro

Brutte notizie per molti titolari di conti cointestati che rischiano di commettere un errore che potrebbe portare con sé gravi conseguenze. Ecco di cosa si tratta.

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A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare alle varie esigenze quotidiane, sono davvero molte le occasioni in cui ci ritroviamo a dover mettere le mani nel portafoglio per pagare i vari beni e servizi di nostro interesse. Una chiara dimostrazione di come i soldi non siano in grado di garantire la felicità, ma aiutino a risolvere un bel po’ di problemi.

Non stupisce, quindi, che proprio il denaro possa spesso diventare oggetto di discussione. Una situazione che può verificarsi, in particolar modo, in presenza di un conto cointestato, con molti che rischiano di commettere un errore che potrebbe portare con sé gravi conseguenze. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Conto cointestato, attenti ai prelievi: tutto quello che c’è da sapere

Quando si apre un conto corrente cointestato, la banca provvede a riportare il nominativo di ciascuno delle parti interessati, in quanto proprietari del conto corrente. Quest’ultimi, in quanto tali, hanno quindi la possibilità di agire sul conto, compiendo le varie operazioni di prelievo e versamento. Non sempre, però, le cose vanno come sperato e in alcuni casi si rischia di commettere un errore che potrebbe portare con sé delle gravi conseguenze.

Ne è un chiaro esempio quanto si evince dalla recente sentenza della Corte di Cassazione numero 25684 del 22 settembre 2021 che, come riportato da ilgiornale.it, riguarda una coppia di coniugi. Entrando nei dettagli della vicenda, il marito ha prelevato dei soldi dal conto senza farlo sapere alla moglie. Quest’ultima, a sua volta, aveva precedentemente versato del denaro guadagnato esclusivamente da lei.

Ebbene, il gesto del marito non è affatto piaciuto alla moglie che si è sentita derubata dal gesto del consorte. Quest’ultimo, a sua volta, ha affermato di considerare implicito che i soldi gli fossero stati donati. Peccato per l’uomo in questione che non è così. Come stabilito dalla Suprema Corte, anche in virtù della denuncia della moglie, infatti, non si tratta affatto di una donazione. Versare dei soldi su un conto corrente cointestato, in effetti, non significa necessariamente che si tratti di una donazione verso gli altri intestatari.

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A tal fine è necessario che venga fatta una dichiarazione specifica o quantomeno che non nasca una controversia. Impossessarsi dei soldi senza il consenso del cointestatario, quindi, può portare con sé un bel po’ di problemi. Non solo tra le persone coinvolte, ma anche con il Fisco. Il motivo? L’Agenzia delle Entrate può tassare il soggetto in questione per proventi derivanti da attività illecita. Meglio quindi evitare e non dare mai nulla per scontato.

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