Lo stipendio non basta? Ecco come trovare un secondo lavoro sfruttando il digitale

Se lo stipendio non basta, oppure se si vuole sfruttare il proprio tempo libero per cercare un’ulteriore entrata economica. Ecco come il mondo digitale ci apre le porte per un secondo lavoro.

Secondo lavoro

La busta paga: croce e delizia di qualunque lavoratore! Dopo anni di studi e sacrifici, redazioni di curriculum, colloqui, ed estenuanti ricerche, chi finalmente trova un impiego può cominciare a godersi l’indipendenza economica e a portare avanti i propri progetti. Non è infrequente, però, che lo stipendio non sia adeguato al costo della vita. Affitti, bollette, tasse e ratei vari spesso svuotano il conto in men che non si dica. E allora come si può fare a guadagnare un po’ di più? Se l’impegno del proprio lavoro lo consente, ad esempio se è un part-time o se lascia qualche spazio libero, si può intraprendere una seconda “carriera”. Ecco quali sono le risorse a disposizione e le attività che si possono svolgere come secondo lavoro.

Cosa dice la legge: si possono avere due lavori?

Chi è alla ricerca di un impiego integrativo si pone certamente un po’ di domande. In caso di lavoratore subordinato, si può essere assunti anche da una seconda ditta? Oppure, un lavoratore autonomo può (anche) sottoscrivere un contratto di lavoro come dipendente? O ancora, ci sono limiti di ore e giorni lavorativi da rispettare? Fortunatamente c’è una buona notizia. Non esistono Leggi o Normative che impediscono di avere due lavori. Certo ci sono delle condizioni da rispettare. Lavorare per più realtà contemporaneamente è assolutamente lecito e concesso.

Prendiamo ad esempio il caso che una persona firmi un contratto di lavoro part-time con due aziende. La Cassazione si esprime molto chiaramente in questo senso. “Nessun datore di lavoro può impedire ad un dipendente part-time di avere un altro impiego se gli orari di lavoro sono compatibili e vengono rispettate le 48 ore settimanali nonché il diritto al riposo, e se è praticabile la non concorrenza tra le due attività, quindi non deve esserci conflitto d’interesse o danni all’uno o all’altro datore. Il dipendente è tenuto a comunicare ai rispettivi datori il monte ore in cui è impegnato, in modo da organizzare l’attività senza che ci siano degli accavallamenti”.

In sostanza, l’importante è che tutto si svolga alla luce del sole e che si riesca ad organizzare l’attività lavorativa in modo che nessuno ne venga penalizzato. Anche nel caso in cui un lavoratore autonomo contragga un contratto con un’altra azienda, che può essere ad esempio del medesimo settore, fondamentale si rivela il rispetto dell’Obbligo di Riservatezza. Non è possibile lavorare per due realtà che competono tra loro e soprattutto il lavoratore non deve mai rivelare le procedure aziendali che è tenuto a seguire. Infine, se i lavori che si svolgono appartengono a categorie completamente diverse, è ovvio che vi siano ancora meno condizioni da rispettare e più libertà di movimento sotto tutti gli aspetti.

Quali sono i migliori lavori da fare come secondo impiego?

Una volta stabilito che si possono fare due lavori contemporaneamente, c’è da capire quale mestiere, attività o impegno si può prendere per guadagnare qualche soldino in più. Fino a qualche tempo fa poteva essere un po’ più difficile, ma fortunatamente il mondo del digitale ha ampliato moltissimo la varietà di lavori da fare temporaneamente o come attività integrativa al lavoro principale. Oltre ai classici impegni come baby sitter, dog sitter, insegnante privato o traduttore ad esempio, grazie ad Internet e con un po’ di creatività si possono fare dei lavori capaci di dare tanta soddisfazione e anche un guadagno extra sufficiente a coprire le mancanze del primo impiego. Ecco qualche idea da cui prendere ispirazione.

Fare un secondo lavoro come cuoco a domicilio

Talvolta sfruttare una passione personale per fare soldi può rivelarsi davvero un’ottima idea. Chi è amante della buona tavola e riesce a creare prelibatezze di ogni genere, può allargare gli orizzonti e diventare uno chef a domicilio. Non servono investimenti importanti come aprire un ristorante. Si tratta di un tipo di lavoro che si può svolgere nelle ore serali e quindi non togliere spazio ad un impiego diurno. Se si ingrana si possono ricevere tantissime soddisfazioni e anche entrate cospicue. Certo ci vuole un minimo di professionalità e non si può improvvisare. Una volta creata la cerchia di clienti e fatta un po’ di esperienza può essere un’occasione unica per spezzare la routine di un lavoro in ufficio o in fabbrica, allargare la rete di conoscenze e rimpinguare il portafogli. Quanto guadagna un cuoco a domicilio? Se il lavoro è svolto a regola d’arte, può chiedere anche 300€ a servizio.

Fare un secondo lavoro come blogger, autore, consulente

Chi è appassionato di computer, comunicazione e marketing e ha doti creative, può certamente cercare un secondo lavoro come copywriter, ovvero scrittore di contenuti per il web. Oppure aprire un sito internet/blog e offrire svariati tipi di servizi. Dalla consulenza viaggi a quella per la beauty routine, dal wedding planning all’home decor e via discorrendo: le strade sono tante. Sono davvero tantissimi i settori nei quali investire le proprie capacità e competenze. Certo non si può diventare influencer famosi in un batter d’occhio perché ci vuole un po’ di tempo, tante energie e naturalmente un pizzico di fortuna. Chi non ha fretta di riscuotere un secondo stipendio può cominciare un’attività digitale. Una volta ingranato bene, può vedere guadagni paragonabili dapprima ad un lavoro part-time ma che possono anche schizzare molto in alto.

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Fare un secondo lavoro come venditore di prodotti di artigianato

Anche chi non è esperto di computer ma ama creare oggettistica di svariato tipo con le proprie mani, può aprire un sito internet. Si puà far aiutare da un amico o da un’azienda, il costo non è mai alto – e vendere i propri prodotti. Questo mercato è molto attivo, e nonostante la vastissima concorrenza c’è sempre spazio per proporre le proprie idee e farle pagare ai clienti. Certo, ci possono essere dei momenti di difficoltà iniziali dati dal riuscire a rendersi visibili. Alla fine, però, se i prodotti sono originali, di qualità e interessanti, possono arrivare tanti soldini. Al via allora con la produzione di complementi d’arredo in stile, di magliette personalizzate, di articoli vintage, di oggetti rivisitati e reinventati, e di tutto ciò che il proprio talento suggerisce. Non vi saranno conflitti con il primo lavoro, la gestione del tempo offre abbastanza flessibilità. Non mancheranno né le soddisfazioni personali né le entrate economiche.

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