Cessione del quinto della pensione, l’Inps aggiorna: ecco i tassi d’ottobre

Il Mef dirama le aliquote applicate per i prestiti con cessione del quinto della pensione. Ecco i tassi validi fino dall’1 ottobre al 31 dicembre.

Cessione del quinto pensione
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Aggiornamenti in arrivo da parte dell’Inps, che informa i propri utenti dei nuovi tassi effettivi globali medi in merito alla cessione del quinto della pensione. Le percentuali sono state rese note dal Ministero dell’Economia, in relazione al quarto trimestre 2021, a seguito del rilevamento della Banca d’Italia sull’applicazione da parte degli istituti di credito. Informazioni convogliate nel messaggio n. 3341 dell’Istituto di previdenza sociale, che ha inoltre riferito dei tassi soglia Taeg per i prestiti in convenzionamento. Tali percentuali avranno validità dall’1 ottobre al 31 dicembre.

In pratica, qualora un pensionato volesse accedere alla forma di prestito garantita dalla cessione del quinto (ovvero rimborsabile attraverso un addebito automatico non superiore a un quinto dell’importo mensile della pensione), dovrà tenere conto delle aliquote riportate nel messaggio dell’Inps. I quali fanno fede già a partire da inizio mese, secondo decreto (il 77147) emanato dal Mef il 24 settembre scorso. I tassi pubblicati, quindi, riguarderanno l’ultimo trimestre dell’anno 2021.

Cessione del quinto, i tassi sulla pensione: l’elenco del Mef

Tutto, chiaramente, dipende dagli importi. Nel caso di somme fino a 15 mila euro, i tassi medi applicati sono pari all’11,11%, mentre il tasso soglia usura (ovvero il limite oltre il quale chi concede il prestito deve tenersi) è del 17,8875%. Nel momento in cui gli importi siano superiori a 15 mila euro, si parla di tassi medi pari al 7,19%, mentre il tasso soglia usura si attesta al 12,9875%. Cambiano anche i tassi soglia Taeg, utilizzabili per i prestiti da rimborsare tramite cessione del quinto della pensione. In questo caso, come detto, il riferimento è ai prestiti erogati in regime di convenzionamento.

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In questo caso, le aliquote variano anche in base alle classi di età. Fino a 59 anni, per esempio, ci si attesta sull’8,30% fino a 15 mila euro, al 6,19% per importi superiori. E ancora: fra 60 e 64 anni si applica il 9,10% fino a 15 mila euro, il 6,99% oltre tale somma. Da 65 a 69 anni, invece, si va sul 9,90% fino a 15 mila euro e sul 7,79% oltre. Dai 70 ai 74 anni, l’aliquota è al 10,60% fino a 15 mila euro, all’8,49% per cifre superiori. Da 75 a 79 anni: 11,40% fino a 15 mila euro, 9,29% per importi superiori. Infine, oltre i 79 anni, ci si attesta su un’aliquota al 17,8875% fino a 15.000 euro. Al 12,9875% qualora si vada oltre.

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