Bollo auto, occhio ai mancati pagamenti: la verità che non ti aspetti

Cosa succede in caso di mancato pagamento del bollo auto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali possono essere le conseguenze.

Bollo auto
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Tra bollette da pagare e necessità quotidiane di vario genere, sono davvero molte le spese da dover puntualmente sostenere. Se tutto questo non bastasse, l’impatto del Covid sull’economia, costringe molte famiglie a dover fare i conti con una complicata gestione delle finanze personali. Tra i costi che vanno a incidere maggiormente sul bilancio famigliare, ad esempio, si annoverano quelli per l’auto.

Ne sono un chiaro esempio il costo del carburante, quello per l’assicurazione, fino ad arrivare al bollo auto. Proprio soffermandosi su quest’ultimo, ricordiamo che deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che possiedono un veicolo. Ma cosa succede nel caso in cui non si riesca a pagare per uno, tre o dieci anni? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Bollo auto, occhio ai mancati pagamenti: tutto quello che c’è da sapere

Il bollo auto, meglio noto come tassa automobilistica, deve essere pagata ogni anno da tutti coloro in possesso di un veicolo. Alle prese con i vari impegni quotidiani, però, può capitare, anche semplicemente per distrazione, di dimenticarsi di pagare il bollo auto. Una dimenticanza che potrebbe, però, costare caro.

In particolare, in caso di mancato pagamento vengono dapprima notificati gli avvisi di pagamento, a cui fanno seguito le cartelle esattoriali. Ma non solo, con 3 anni consecutivi della tassa non pagata può scattare la cancellazione d’ufficio del veicolo dal PRA. Questo vuol dire che gli organi di polizia possono provvedere alla radiazione forzosa con il ritiro non solo della targa, ma anche della carta di circolazione.

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La radiazione forzosa del mezzo, a carico del proprietario, inoltre, non porta con sé il condono del bollo auto non pagato. Quest’ultimo, infatti, si verifica solo in caso di prescrizione. Il bollo auto, ricordiamo, si prescrive in 3 anni. In presenza di un avviso di accertamento, cartella esattoriale o ingiunzione fiscale, però, i termini di prescrizione vengono interrotti, per poi ripartire dal giorno successivo alla notifica.

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