Isee, ai controlli non si sfugge: cosa succede se si dichiara il falso

Attenzione alla compilazione del modello Isee. Il filtraggio potrebbe portare conseguenze estremamente serie in caso di violazioni. Soprattutto se volontarie.

Isee dichiarazioni false conseguenze
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Quando si tratta di questioni fiscali, è bene ricordarsi che i controlli sono sempre serrati e che le dichiarazioni devono essere sempre più che esaustive. Questo vale per il pagamento delle tasse come per la compilazione del Modello Isee. Anzi, soprattutto per quest’ultimo, soggetto più di altri documenti a controlli mirati e scrupolosi. Tanto da rendere chiaro che, in caso di mancanze, si andrebbe incontro a delle conseguenze anche abbastanza pesanti. A seconda della natura della violazione naturalmente.

Dichiarare il falso ed essere scoperti tramite controlli potrebbe essere realmente un cattivo affare, indipendentemente dalle circostanze. L’Isee è infatti un documento attraverso il quale viene indicata la situazione economica di un nucleo familiare, utile ad accedere ad agevolazioni, bonus e altre prestazioni di supporto legate al reddito, incluse quelle familiari. Agevolazioni che vengono erogate proprio in base all’Isee presentato e, in questo senso, dichiarare il falso significherebbe incappare in ripercussioni precise.

Isee, dichiarazioni false: si rischia anche la reclusione

Tutto dipende dalla natura della dichiarazione mendace. Ad esempio, se nel controllo si dovessero riscontrare incongruenze fra il reddito effettivo e quello dichiarato, seguiranno altre verifiche che coinvolgeranno anche il dichiarante stesso. Perdere il beneficio sarebbe solo la prima e nemmeno la peggiore conseguenza. Si tratta, infatti, di un reato: ovvero quello di falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale. Il che, nei casi più gravi, può comportare persino una pena detentiva pari a 6 anni. I controlli vengono effettuati a campione. In pratica, non tutti coloro che dichiarano il falso possono essere beccati. Tuttavia, effettuare un raggiro ai danni dello Stato non conviene per nulla.

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In caso il dichiarante abbia dichiarato il falso a causa di un errore nel conteggio o per aver involontariamente mancato di presentare un documento, la questione assume contorni meno rigidi. Si andrebbe su pene come la revoca dell’agevolazione e, quindi, la restituzione di quanto indebitamente percepito. Nel momento in cui si dovesse verificare una dichiarazione volutamente falsa, la restituzione del beneficio sarà qualcosa di “soft”. Se durante i controlli dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza sull’Isee si dimostrasse questa eventualità, si andrebbe incontro all’integrazione del reato di falso. Con possibilità serie di pene detentive.

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