Imu, il pagamento a rate c’è: ecco quando si può chiedere

Pochi casi ma possono verificarsi. Anche perché la rateizzazione dell’Imu viene applicata solo in circostanze particolari. Ecco quali. 

Imu
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Acconto e saldo. Sono le uniche due possibilità per pagare l’Imu, a meno che non si verifichino alcune circostanze tali da garantire al contribuente di rateizzare l’importo dovuto. Come detto, però, solo in alcune circostanze è possibile riuscire a frazionare la tassa e, di conseguenza, ad ammortizzare l’esborso. Una casistica limitata ma che comunque può verificarsi e che per questo va tenuta in debita considerazione. Anche in virtù della nuova Imu, entrata in vigore a partire dall’1 gennaio 2020.

La nuova versione, ormai non più tanto nuova in realtà, ha di fatto inglobato in un unico tributo sia la vecchia Imu che la Tassa sui servizi indivisibili (Tasi), con disciplina che, a ogni modo, non è poi così diversa dalla versione precedente della tassa. I termini di versamento, ad esempio, sono rimasti gli stessi dell’Imu più “vecchia”. Il che rende tutto abbastanza agevole, mantenendo anche le regole per la rateizzazione.

Imu, come funziona la rateizzazione e quando si ottiene

Si diceva dei termini di pagamento. Tutto invariato, da un anno e mezzo a questa parte. Al 16 giugno si chiudono i tempi per l’acconto, mentre il 16 dicembre (2021 in questo caso) quelli relativi al saldo. Per quanto riguarda la rateizzazione, invece, come detto devono subentrare alcuni requisiti. Nello specifico, in caso di omesso versamento dell’imposta, scatterà la possibilità di rimediare con ravvedimento operoso. Ovvero, a seguito di avviso di accertamento, il contribuente potrà mostrare la sua buona lena, cosa non prevista ai fini Imu in senso generale.

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La sanzione verrà più o meno ridotta a seconda dei tempi di ravvedimento. Più il contribuente sarà veloce nel rimettersi in carreggiata, meno sarà la sovrattassa decisa e applicata. Sarà comunque il contribuente a dover chiedere la rateizzazione, con numero di rate massime applicabili a 72. La richiesta dovrà pervenire al Comune di residenza, con base di una temporanea ma obiettiva difficoltà economica. Con 6 mila euro di debito, la rateizzazione massima non sarà inferiore a 36 rate mensili.

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