Spesa al supermercato, un posto (non) vale l’altro: qui si risparmiano 1.700 euro

La scelta del supermercato è solo apparentemente semplice. Qualcuno più di altri offre la possibilità di un risparmio. Ecco cosa ne pensa Altroconsumo.

Spesa supermercato
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La fidelizzazione è una componente essenziale per far sì che le vendite di un supermercato mantengano sempre un certo standard. Non tutti, infatti, sono uguali. E non tutti possono consentire di fare una spesa adeguata alle nostre esigenze. O meglio, proporzionata in modo equo alle nostre tasche. Per questo molte famiglie cambiano spesso il proprio supermarket di fiducia, mentre altre scelgono sempre lo stesso convinte che possa contribuire al loro risparmio. Un’indagine di Altroconsumo ha cercato di unire le due strade, spiegando il metodo giusto per risparmiare addirittura 1.700 euro l’anno.

Prendendo in considerazione 70 città per 1.148 punti vendita, fra supermercati e discount, l’associazione ha raffrontato più di 1,6 milioni di prezzi per 125 categorie di prodotti, fra alimenti, cura della persona e pet food. Il risultato, una short list di punti vendita in cui fare la spesa risulta più conveniente e il risparmio medio delle famiglie durante l’anno ne beneficerebbe enormemente. Va comunque considerato che, di città in città, le cose cambiano. Non si può risparmiare al Sud come al Nord ad esempio. Questo perché il vantaggio richiede anche una buona concorrenza. Dove questa non c’è, la situazione cambia.

Qual è il miglior supermercato per la spesa? Lo dice un’indagine

Economica, mista o brand. Questi sono i tre tipi di spesa presi in considerazione da Altroconsumo, a prescindere dal supermercato. Anche se è bene tenere presente che nei 70 centri visitati, il divario di risparmio è stato piuttosto marcato. Ad esempio, nelle città più convenienti si può arrivare persino al 20%. La provincia di Rovigo si piazza al primo posto, col supermarket più economico che porta a un risparmio anche di 1.700 euro. Seguono Reggio Emilia e Modena (1.523 euro), Ravenna e Brescia (1.400). Diversa la situazione a Potenza, Pesaro, Pistoia, Sassari, Reggio Calabria, Foggia: città perlopiù del Centro-Sud, dove non c’è concorrenza fra punti vendita (solo il 2% di risparmio possibile).

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Tornando ai tipi di spesa, Altroconsumo ha evidenziato che i risparmi vanno catalogati in base agli acquisiti effettuati maggiormente dai nuclei familiari. Ad esempio, vi sono famiglie che tendono all’acquisto di prodotti più economici, scegliendo quindi un discount. E, non a caso, sono proprio questi ultimi a occupare le prime posizioni nella classifica del risparmio per la spesa mista. Addirittura le prime otto, da Aldi a Todis, il meno conveniente fra i convenienti, alla pari con Esselunga Superstore. La quale, secondo l’associazione, ha aumentato la propria propensione al risparmio dei clienti grazie a una serie di prodotti primo prezzo. Fanalino di coda è Carrefour Market. Al primo posto, però, se la spesa è di quelle brand.

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