Guida al Green Pass senza vaccino: come ottenerlo e dove utilizzarlo

Ottenere il Green Pass senza vaccino è possibile. Esistono delle strade alternative per avere la certificazione verde ma ci sono limitazioni da considerare e risvolti economici importanti.

tampone Green Pass
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Pro vaccino e no vax, la popolazione italiana sembra ormai distinta in queste due grandi categorie. Indipendentemente dalla vaccinazione, però, è possibile ottenere il Green Pass per continuare a lavorare o svolgere attività quali andare al cinema o in palestra. Le strade alternative alle due dosi di Pfizer, Moderna, Astrazeneca Johnson & Johnson ci sono ma occorre sapere che presentano dei compromessi.

Come ottenere il Green Pass senza vaccino

Il Governo ha ideato e obbligato al Green Pass per dare una spinta alle vaccinazioni. Non potendo costringere le persone all’iniezione, però, lascia aperte delle soluzioni per poter ottenere il Green Pass tutelando ugualmente – e forse anche di più – la salute propria e degli altri.

La prima alternativa, nota a tutti, è il tampone. Antigenico, molecolare e, ora, anche salivare, consentirà di poter avere il Green Pass senza vaccino per 48 ore. E’ previsto un aumento fino a 72 ore per il tampone molecolare ma ancora la decisione è in fase di attenta valutazione. Ad oggi, dunque, per coprire l’intera settimana è necessario effettuare tre tamponi dal costo settimanale alquanto oneroso. Il prezzo calmierato a tampone è di 8 euro per i ragazzi al di sotto del 18 anni e di 15 euro per gli over 18 nelle farmacie convenzionate. Significa, per esempio, che un insegnante spenderà 30 euro a settimana per due tamponi e 45 euro per tre tamponi per un totale di 120 euro al mese oppure 180 euro. Abbiamo citato gli insegnanti perché sono le categorie finora interessante maggiormente dal Green Pass ma presto – dal 15 ottobre – la necessità della certificazione verde si estenderà a milioni di lavoratori.

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Altre strade per la certificazione verde

Ottenere il Green Pass senza vaccino è possibile per tutti coloro che hanno avuto il Covid. Occorre sapere, però, che la validità della certificazione è conteggiata dal momento del primo tampone risultato positivo e ha durata di sei mesi. Passato tale lasso temporale sarà necessario effettuare la vaccinazione – basta solo una dose – oppure procedere con i tamponi.

L’ultima alternativa è avere una delle malattie o sindromi per cui è sconsigliata la vaccinazione da Covid 19. In questo caso, i soggetti potranno ottenere un certificato che li esenta dall’obbligo di vaccino e anche dal dover effettuare continui tamponi. Niente Green Pass, dunque, per chi ha specifiche patologie ma anche per le donne in gravidanza la cui vaccinazione è rimandata, nella maggior parte dei casi, dopo il parto.

Nei casi citati, ottenendo il Green Pass senza vaccino si potranno svolgere tutte le attività che è possibile svolgere con la certificazione verde conseguita dopo il vaccino ma solo per 48 ore. Superato tale lasso temporale occorrerà procedere con un nuovo tampone oppure si rischieranno multe fino a 1.600 euro.

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