Moratti, il gesto inaspettato sorprende tutti: cosa ha fatto col suo stipendio

L’ex patron dell’Inter, Massimo Moratti, ha donato il suo compenso da presidente di Saras ai dipendenti in Cassa integrazione: “Grazie per i vostri sacrifici”.

Massimo Moratti
Foto © GettyImages

Seppur con alti e bassi, la sua lunga parentesi alla guida dell’Inter lo ha portato a occupare un posto indelebile nei ricordi dei supporter nerazzurri. Anche perché culminata con la conquista, nel 2010, del famoso Triplete. Un exploit (Campionato, Coppa Italia e Champions League) capace di far dimenticare, o quantomeno ammortizzare, anche i ricordi del famoso 5 maggio, la disfatta con la Lazio del 2002 all’ultima giornata di Serie A, che costò la conquista del titolo. Ora, l’ormai ex patron interista, Massimo Moratti, torna a far parlare di sé. Ma il calcio c’entra decisamente poco.

Il presidente di Saras, la Spa operativa nella raffinazione del petrolio, ha infatti deciso di rinunciare al suo annuale compenso, così da aiutare gli operai della raffineria di Sarroch, nel Cagliaritano. Un bel gesto, indirizzato a tutti quei dipendenti che, a causa della cassa integrazione dovuta alla pandemia, si sono ritrovati con il loro stipendio ridotto. Un incentivo eccellente, arrivato dal vertice massimo della società. A sorprendere, però, oltre al gesto è anche l’importo: 1,5 milioni di euro complessivi.

Moratti, il bel gesto: la lettera (assieme ai soldi) ai dipendenti

Accanto alla donazione, Moratti ha deciso di inviare una lettera ai dipendenti, ringraziandoli per i sacrifici fatti (e che ancora stanno facendo) “che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile”. Una somma decisamente ingente, destinata a 1.378 dipendenti non dirigenti della Saras di Cagliari, Milano e Roma, tutti con due giorni di Cassa integrazione al mese. A riferire della decisione di Moratti è stata proprio la sua vecchia società, l’Inter, che in una news sul sito internet ufficiale ne ha esaltato il “cuore d’oro”. Peraltro, l’ex patron della Beneamata non è nemmeno nuovo a gesti di solidarietà simili.

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Lo scorso anno, tramite la cassaforte Massimo Moratti Sapa (ovvero poco più del 20% del capitale totale di Saras), ha disposto 3,365 milioni di euro in erogazioni liberali, destinati al contrasto della pandemia. Un gesto che, inevitabilmente, ha contribuito alla chiusura negativa del bilancio 2020 (per 3,8 milioni di euro). Anche il suo sostegno a Emergency è noto, così come il suo legame con il fondatore Gino Strada, scomparso poche settimane fa. Iniziative di solidarietà risalgono anche all’epoca della presidenza nerazzurra, specialmente nei confronti della Comunità di San Patrignano.

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