La storia del bonifico da 50mila euro scomparso: chi paga?

Se un bonifico scompare nel nulla a causa di una falla nella home della banca, di chi sarà la responsabilità? Ecco cosa è successo.

Soldi (Fonte foto: Pixabay)

San Donà di Piave, un’azienda veneta aveva subito una frode informatica non indifferente, per quanto riguarda le cifre. Oggi però, la stessa azienda è riuscita ad avere giustizia. Le responsabilità sono stare riconosciute e sono della banca.

Si sa che i pagamenti online sono pericolosissimi, anche se alcuni canali come i bonifici appunto, dovrebbero essere sicuri. Un esempio molto recente, è l’avviso di Poste Italiane su un tentativo di phishing, a cui stare attenti. Ma torniamo sulla vicenda della frode subita in Veneto.

Bonifico mai arrivato: paga la banca?

La società veneziana che entra nel merito di questa vicenda, aveva effettuato un bonifico della cifra di oltre 50mila euro, ma questo non arrivò mai a destinazione. Scomparso praticamente nel buio più totale. Come se l’operazione non fosse avvenuta, e così l’azienda non potè effettuare un pagamento presso il fornitore desiderato. I soldi, si scoprirà poi, erano finiti dritti su un conto estero, dove ad attenderli c’era un truffatore.

Prima di spiegarvi come sia finita la vicenda, vi spieghiamo come agire e tutelarsi se vi clonano la carta. Per quanto riguarda la frode subita dall’azienda di San Donà, avvenne una cosa abbastanza strana, una volta subita la truffa. La banca infatti, dapprima diede ragione al consumatore restituendo l’importo, poi effettuò uno storno, riprendendosi la cifra. A quel punto, la società ha chiesto aiuto ad un legale, Luca Pavanetto, che si vide costretto a portare l’istituto bancario al cospetto dell’arbitrato bancario finanziario.

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L’avvocato, ha spiegato poi ai media: “È l’ennesimo caso in cui l’arbitro bancario finanziario dà ragione al correntista confermando in capo alla banca l’obbligo di vigilare sul buon esito delle operazioni effettuate dall’utente attraverso i sistemi di Home banking. Il cliente in questo caso aveva correttamente inserito l’Iban sul quale doveva essere diretto il pagamento, per cui non aveva alcuna responsabilità; se qualcuno, approfittando di una falla presente sul sistema informatico della banca, è riuscito ad intercettare illecitamente la somma è compito esclusivo della banca sorvegliare la transazione, garantendo la sicurezza delle operazioni”.

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