Donne vittime di violenze, il Bonus per il reinserimento nel lavoro: i dettagli

Il bonus per il reinserimento nel lavoro dedicato alle donne vittime di violenze è stato confermato. Si apre una nuova strada ricca di opportunità, scopriamo per chi.

Euro bonus lavoro
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L’aiuto per le donne vittime di violenza arriva attraverso la conferma del bonus per il reinserimento nel lavoro affiancato dal rinnovo degli sgravi contributivi per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato effettuate dalle cooperative sociali. La misura, nata nel 2017, è stata ufficialmente rinnovata dall’INPS e riguarda le assunzioni avvenute a partire dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021.  

Destinatarie del bonus per il reinserimento nel lavoro

Il Bonus per il reinserimento nel lavoro spetta alle donne vittime di violenza di genere. Devono essere inserite in percorsi di protezione certificati da case rifugio, centri di accoglienza e servizi sociali comunali. Le assunzioni validi sono anche quelle per apprendistato oltre al lavoro domestico e ai rapporti di somministrazione. Requisito fondamentale è che i contratti siano a tempo indeterminato.

A quanto ammonta il bonus dedicato alle donne vittime di violenza

I datori di lavoro che assumeranno le donne vittime di violenza di genere potranno usufruire di uno sgravio fiscale pari ai contributi a suo carico per un importo massimo di 350 euro mensili. In relazione alle nuove assunzioni nel corso del mese, il limite superiore dovrà essere ricalcolato sulla base di 11,29 euro al giorno. Ricordiamo che i premi e i contributi Inail non sono inclusi nello sgravio fiscale.

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Procedura di richiesta del bonus

La procedura di richiesta del bonus di reinserimento nel lavoro potrà essere avviata e conclusa telematicamente. Il datore di lavoro della cooperativa sociale che intende assumere una donna vittima di violenza dovrà collegarsi al portale dell’INPS, entrare nella sezione “Portale delle Agevolazioni – ex DiResCo” e scaricare il modulo Do.VI. Tale modulo dovrà essere compilato con i dati della lavoratrice, la data del provvedimento di protezione, l’aliquota dello sgravio fiscale e la retribuzione prevista. Sarà L’INPS a procedere con il calcolo dello sgravio e verificare la disponibilità dei fondi previsti per il Bonus. Lo smaltimento delle domande avverrà in ordine cronologico e in caso di ritardo, il datore di lavoro potrà richiedere gli arretrati per i mesi precedenti. L’importante è inviare la denuncia contributiva UniMes entro il 30 novembre 2021.

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