Dazn senza pace, altra grana in arrivo: cosa sta succedendo

Non c’è solo la questione dell’interruzione del servizio durante le partite. Ora Dazn si ritrova a dover gestire la problematica dei dati d’ascolto difformi.

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Foto © AdobeStock

Tempi non facili per Dazn, la piattaforma streaming che ha quasi totalmente monopolizzato il mercato della diretta delle partite di Serie A. A far discutere, dopo sole tre giornate dall’inizio del campionato, una serie di malfunzionamenti che hanno interessato l’applicazione che consente di visionare le partite in streaming e che, per problematiche probabilmente di connessione, ha più volte riscontrato il disappunto degli utenti. Ora un nuovo fronte sul quale andare al più presto a fornire i propri chiarimenti.

Stavolta non è solo questione di connessione. E nemmeno di canale. Come riferito da Milano Finanza, infatti, Dazn e Serie A starebbero ricevendo pressioni da parte dell’Associazione utenti pubblicitari (Upa) sul tema dei dati forniti che, a quanto pare, sarebbero stati riscontrati difformi rispetto a quelli rilevati da Auditel. Una situazione piuttosto scomoda che, al più presto, dovrà essere chiarita.

Dazn, problemi con i dati di ascolto: chiesti chiarimenti

Da una parte il garante delle comunicazioni, Agcom, che pressa Dazn affinché risolva al più presto le problematiche di trasmissione. Dall’altra Auditel, operatore che rileva la total audience analizzando i flussi relativi a contenuti e pubblicità, sia su smart tv che su tablet, smartphone e naturalmente pc. Gli strumenti sui quali Dazn viaggia di più e che, ora, potrebbero riservargli momenti particolarmente complicati. Questo perché la difformità di ascolti potrebbe provocare problematiche relative agli spot e, in questo modo, danneggiare il servizio di pubblicità, inficiando non poco sulla sua regolarità.

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La stessa Upa ha convocato urgentemente un consiglio d’amministrazione, così da analizzare la questione Dazn e capire se vi siano o meno le possibilità per risolvere il problema delle metriche di calcolo. Il rischio che si palesa all’orizzonte, infatti, è quello di uno “sciopero” degli spot, cattivissimo affare in ambito streaming. Per questo, l’associazione punterebbe alla richiesta di un solo soggetto dedito al rilevamento degli ascolti, così da evitare problematiche con Auditel circa la difformità dei dati. Un doppio fronte impegnativo per una stagione, quella di Dazn, iniziata subito in salita.

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