Whatsapp e la truffa Amazon del 30°anniversario: non aprite quel link

Il rischio truffa è sempre presente. I social e le piattaforme di messaggistica spesso sono i luoghi ideali per i malintenzionati.

Ennesimo rischio per gli utenti italiani e non solo. Il campo minato stavolta è Whatsapp, il pericolo arriva da una truffa non nuova, che mira a restare in rete per qualche altro anno, giusto il tempo di arrivare al 2024. Perchè questa data? Perchè in quell’occasione ci sarà l’anniversario della nascita di Amazon, proprio l’evento centrale della truffa in questione. La modalità scelta dai truffatori stavolta è quasi perfetta. Falso concorso, falso gioco, falso tutto.

Un sms che circola su Whatsapp e l’immancabile link sottostante. Si accenna all’anniversario di Amazone ed alla serie di iniziative messe in campo per fare in modo di onorare al meglio la fatidica data. Si accenna ad un concorso, poche domande ed un premio assicurato. Inoltre bisogna condividere un link con altri amici per poter arrivare all’ambito traguardo. Magari poi, alla fine, pagare spese di spedizione fornendo gli estremi della nostra carta di credito.

Cosa succede in genere in occasione di questo tipo di truffe del web

Truffa Amazon
Amazon truffa

La truffa cosi come è ben visibile è in giro da molti mesi e punta ad arrivare ancora più lontano dell’attuale collocazione temporale. Il gioco a premi, lo smartphone assegnato a 100% e la truffa che certamente in qualche modo tenterà di accedere al nostro home banking e fare in modo di prosciugare tutto il prosciugabile. Le tecniche restano bene  male le stesse. Ciò che cambia, spesso, è la fantasia dei truffatori per provare a portare quanti più utenti possibili nella loro trappola.

LEGGI ANCHE >>> Truffa anziana con una tecnica meschina: quel che succede dopo è incredibile

La testimonianza di uno degli utenti truffati è certamente la più significativa delle prove di quelli che sono i rischi concreti di questo tipo di raggiro: “Mi sono ritrovato questo messaggio in uno dei gruppi di Whatsapp che generalmente visito, un gruppo di vecchi amici – dichiara Antonio, 30enne di Asti – il dubbio sul che fare insieme agli altri, poi la decisione di provarci, lo smartphone aggiudicato in pochi minuti con domande al limite del ridicolo e poi la condivisione richiesta con altri amici del risultato ottenuto. Cosa ci sarebbe stato poi? Non lo so, ma credo mi avrebbero chiesto le spese di spedizione dello smartphone e li sarebbe scattata la truffa vera e propria”.

 

Impostazioni privacy